“Assassinio sull’Orient Express”, il remake che non fa rimpiangere l’originale
Quando un grande classico della letteratura gialla affascina un amante dell’estetica cinematografica old style, l’incontro tra i due mondi non può che generare un capolavoro. Un matrimonio misto da cui è nato un prodotto artistico che fa dell’assoluta purezza narrativa una cifra stilistica distintiva e intramontabile all’origine anche della nuova incursione nel mito di Assassinio sull’Orient Express.
“Assassinio sull’Orient Express”, un remake d’autore
E allora, un cast stellare; un intreccio giallo che si districa nello spazio circoscritto e misterioso di pochi vagoni di un elegantissimo treno, e al centro del plot investigativo tutti – nessuno escluso – i protagonisti sopravvissuti all’assassino cui il titolo rimanda. Il cresto sono colpi di mestiere e di artigianalità spettacolare declinati all’era degli effetti speciali e del virtuosismo digitale che, sapientemente utilizzati e miscelati, arrivano a non scivolare mai nella tentazione del blockbuster di serie. E infatti, prodigio virtuale e ricostruzione kolossal di ambienti e personaggi non solo nulla tolgono alla fattura elegantemente artigianale del racconto filmico, ma, addirittura, lasciano che ad avvincere e sedurre, come nel più classico degli stilemi del genere, sia il mistero della trama intessuta ad ogni sguardo, ad ogni battuta, ad ogni silenzio sospetto. Assassinio sull’Orient Express, il nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo giallo di Agata Christie, che nel 1974 ha regalato al pubblico di cultori del thriller – letterario e cinefilo allo stesso modo – l’intramontabile pellicola interpretata, tra gli altri, da Albert Finney, Laura Bacall, Ingrid Bergman, Jacqueline Bisset, Sean Connery ed Anthony Perkins, e che stavolta vede confrontarsi con quelle intramontabili performances un cast all stars chiamato a far rivivere il mito e a non farlo rimpiangere. E non si rimpiange nulla dell’archetipo in questo capolavoro di stile e di recitazione firmato da Kenneth Branagh, in questo caso anche nella doppia veste di regista e attore del film con Johnny Depp, Penelope Cruz, Judi Dench e Michelle Pfeiffer. Un piccolo capolavoro di recitazione e di suspence, che all’adrenalina della rivelazione finale aggiunge il pathos di sequenze mozzafiato che proprio al finale preludono. Spettacolarmente.