Amnesty si schiera con i padroni del pianeta contro Assad: che delusione…
Ci stupisce che dopo alcune battaglie condivisibili e indipendenti, come quella sul Tibet o su Giulio Regeni, adesso Amnesty International si schieri decisamente con il pensiero unico mondiale anti-Assad insieme a Onu, Ue e Occidente. Amnesty International infatti denuncia in un nuovo rapporto sulla Siria come, a seguito degli accordi di riconciliazione tra il governo e i gruppi armati di opposizione, intere popolazioni, dopo aver subito terribili assedi e intensi bombardamenti, non abbiano avuto altra scelta che lasciare le loro zone o morire. “La campagna governativa di assedi, uccisioni e sfollamenti forzati, che ha costretto migliaia di civili a sopravvivere in condizioni durissime, costituisce una serie di crimini contro l’umanità”, afferma l’organizzazione in una nota. Il rapporto di Amnesty, intitolato “O andiamo via o moriamo: sfollamenti forzati a seguito degli accordi di riconciliazione in Siria”, analizza quattro di tali intese e le violazioni dei diritti umani che ne sono derivate. Raggiunti tra agosto 2016 e marzo 2017, questi accordi hanno causato lo sfollamento forzato di migliaia di abitanti di sei zone sotto assedio: Daraya, Aleppo Est, al-Waer, Madaya, Kefraya e Foua. Secondo l’organizzazione, il governo siriano e in misura minore gruppi armati di opposizione – quali il Movimento islamico Ahrar al-Sham (Uomini liberi del Levante) e Hay’at Tahrir al-Sham (Organizzazione per la liberazione del Levante) – hanno illegalmente assediato popolazioni civili, privandole di cibo, medicinali e altri beni diprima necessità e hanno portato a termine attacchi illegali contro centri densamente abitati. Le cose non sono andate così. In realtà Amnesty dimentica – o finge di dimenticare – che i civili uccisi sono tutti morti per la responsabilità dei terroristi islamici dell’Isis, sconfitti dall’esercito regolare siriano, espressione di un governo legittimo e sovrano. L’Isis infatti ha utilizzato i civili, la cui morte lamenta Amnesty, come “scudi umani”, pertanto quando l’esercito regolare siriano ha attaccato i covi Isis, i civili sono morti perché a loro impedito di fuggire: ma non dal governo siriano, dall’Isis. Per quanto riguarda la carenza di aiuti agli sfollati, sappiamo bene tutti, a cominciare da Amnesty, che l’Onu giudicava troppo rischioso inviare carovane di aiuti, e probabilmente era così. Ma anche in questo caso il governo siriano non è responsabile, poiché è l’unico che gli aiuti li ha mandati. Ma la cosa che fa sospettare che il rapporto di Amnesty sia un vero e proprio aiutino politico all’Onu e non una disamina dei fatti reali, è sapere che il rapporto di Amnesty si basa su sole 134 interviste condotte tra aprile e settembre 2017 a sfollati che hanno subito assedi e attacchi, operatori umanitari, esperti, giornalisti e funzionari delle Nazioni Unite, quasi tutti non meglio identificati. Gli sfollati intervistati avrebbero potuto essere golpisti oppositori del governo, mentre di operatori umanitari non ce n’erano, c’erano solo conniventi e complici dei terroristi, come gli White Helmets, che interagivano con i terroristi e facevano loro da ufficio stampa spedendo foto taroccate su web. Per quanto riguarda i giornalisti, neanche loro c’erano, tranne quelli graditi dall’Isis. Per quanto riguarda i funzionari delle Nazioni Unite, vale il discorso fatto all’inizio. E su questo Amnesty International si rivela sempre meno indipendente: è innegabile infatti, a ben vedere, che la ong sia molto vicina all’Onu: molti dei suoi segretari generali infatti, anche l’attuale, hanno avuto a che fare e hanno ricoperto cariche dirigenziali nell’Onu o nelle sue Agenzie, cosa che spiega la scelta politica odierna. Poi è molto facile “sparare” su chi è al centro di una campagna diffamatoria come il presidente Bashar al Assad, si conquistano consensi da parte di un’opinione pubblica mondiale distratta e superficiale. E oltre ai consensi arrivano anche le donazioni. Mentre è molto più difficile dire come stanno in realtà le cose, ossia che pochi anni fa in Siria Occidente e islamici hanno tentato un vero e proprio golpe armato contro un legittimo governo, e che questo golpe è stato sventato. Capiamo che spiaccia ai padroni del pianeta, ma questo endorsment al contrario proprio non ce l’aspettavamo da Amnesty International.