Siria, ancora strage di civili usati come scudi umani dai jihadisti. Raid russi contro i miliziani
La Siria è quasi libera, ma l’Isis continua ad utilizzare i civili come scudi umani. Intanto, mentre dopo giorni di marcia, le forze del governo siriano sono entrate nella città di al-Mayadin, una delle principali roccaforti del sedicente Stato Islamico (Isis) nella Siria orientale, raid dell’aviazione russa continuano ad abbattere i miliziani jihadisti: altri 120 di loro sono stati uccisi solo nelle ultime 24 ore.
Siria, ancora strage di civili usati come scudi umani dai jihadisti
Ma andiamo con ordine: l’esercito di Damasco e le milizie alleate sono entrate nella zona occidentale di al-Mayadin e hanno preso il controllo dei silos di grano e del mercato delle pecore. Era da giorni che le truppe siriane stavano marciando verso al-Mayadin con il sostegno dell’aviazione russo e dell’artiglieria di Damasco mentre altre i civili continuano ad utilizzati come scudi umani dai terroristi dell’Isis per coprirsi la fuga. E allora, secondo gli “attivisti”, almeno 50 scudi umani sono stati uccisi nei distretti di Al-Asharah e Hajin a Deir Ezzor, 13 in quelli di Al-Quriyah e Senen, 10 nel distretto di Abbas e sei in quello di Sukeiri. La cosiddetta Rete siriana per i diritti umani ha denunciato che 912 civili, tra cui 200 bambini e 144 donne, sono stati uccisi solo il mese scorso in Siria. Erano tutti scudi umani presi prigionieri dai terroristi dell’Isis.
Homs, siglata la tregua tra Damasco e l’opposizione armata
Intanto si apprende che il governo di Bashar al-Assad e i gruppi dell’opposizione armata siriana sono giunti a un accordo per una tregua nella provincia di Homs, nella Siria occidentale, tra le quattro zone di de-escalation proclamate nel Paese a maggio. Le condizioni della tregua sono quelle stabilite nei colloqui di pace che si sono svolti ad Astana con la mediazione di Turchia, Russia e Iran. In base al testo dell’accordo, la tregua permetterà ai convogli con aiuti umanitari di entrare nella zona per fornire assistenza umanitaria di base. I rappresentanti dell’opposizione a Dar al-Kabirah hanno anche consegnato ai russi una lista di circa 12.000 golpisti islamici nelle mani del governo siriano. Per gli ultimi cinque anni circa 250.000 civili sono rimasti sotto l’assedio delle forze del regime siriano alla periferia settentrionale di Homs.
Altri raid russi sterminano 120 jihadisti in 24 ore
E mentre sul campo gli eserciti avanzano e le città vengono liberate; mebntri si firmano accordi per una tregua, dall’alto lìaviazione russa continua a decimare le squadre di jihadisti in fuga: sono circa 120 i miliziani del sedicente Stato Islamico (Is) e 60 i mercenari stranieri uccisi nelle ultime 24 ore da una serie di raid aerei russi sulla Siria. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo dichiarando: «Un posto di commando di terroristi e 80 combattenti (dell’Is, ndr), tra cui nove originari del Caucaso del nord, sono stati distrutti nella zona di Mayadeen», e aggiungendo che altri 40 miliziani dell’Is sono stati uccisi nella zona attorno alla città di Albu Kamal. Inoltre, prosegue il comunicato, un altro raid aereo ha ucciso oltre 60 mercenari stranieri provenienti dai Paesi dell’ex Unione Sovietica, Tunisia ed Egitto a sud di Deir Ezzor.