Predolin si “inginocchia” al politically correct gay: e dalla D’Urso chiede scusa a tutti (VIDEO)
Marco Predolin, accusato di sessismo e omofobia per frasi e comportamenti sostenuti nella casa del Grande Fratello Vip, ospite a Domenica live si è ritrovato costretto dalle circostanze e dalle insistenze degli ospiti in studio a chiedere scusa a tutti. O meglio, alla fine si è dovuto letteralmente inginocchiare, Marco Predolin e cospargersi il capo di cenere di fronte al mondo omosessuale ancor di più che chiedere perdono all’universo cattolico per quella bestemmia sfuggita dalla bocca sotto l’occhio vigile delle telecamere del GF Vip. In ginocchio ai piedi di Barbara D’Urso come neppure il peggior peccatore di fronte alla statua del santo a cui è devoto…Eppure aveva esordito sostenendo di essere un «classico uomo italiano», «stufo» di doversi difendere, perché «voi gay avete la coda di paglia». Oltre a riconoscersi il diritto – violato dalle polemiche e dalle contestazioni pretestuose, a non condividere la battaglia in favore dei matrimoni omosessuali. Ma non è bastato: accerchiato da detrattori e sostenitori delle rivendicazioni Lgbt, Predolin si è dovuto arrendere…
Predolin accusato di sessismo e omofobia
Lo spettacolo andato in onda ieri pomeriggio nello studio Domenica Live è stato quasi più offensivo del siparietto con il solito farmacista auto-proclamatosi dietologo dei vip, Alberico Lemme, pronto a sputare sentenze ed epiteti virulenti e a farsi bersaglio del dissenso urlato dagli interlocutori che provano a smontare le sue istanze alimentari e a contestare la sua aggressività verbale. Più offensivo, si diceva – e ce ne vuole davvero – perché il ring della D’Urso stavolta si è addirittura trasformato in una sorta di inquisizione ordita da illustri esponenti del mondo Lgbt – non per niente tra i banchi del processo d’accusa a Predolin figuravano il giornalista Alessandro Cecchi Paone, l’attrice reduce dal recente comingout a favore di telecamera, Eva Grimaldi, e l’opinionista transgender Vladimir Luxuria – in cui i proseliti del credo omosex non hanno esitato a celebrare l’omelia pro gender e a puntare l’indice alla Torquemanda contro il peccatore, ai loro occhi reo di omofobia. Già perché l’ex conduttore del Gioco delle coppie si è permesso di dire quello che pensa – e che tutto il pubblico in studio ha dimostrato di condividere a suon di appalusi a scena aperta – e cioè che l’omosessualità è cosa ben diversa dall’eterosessualità. Una diversità che a Predolin ancora salta all’occhio.
E a “Domenica Live” chiede scusa a tutti
Una sagra dell’ipocrisia che sull’altare degli ascolti ha sacrificato onestà intellettuale e soprattutto la veridicità del pensiero di Predolin costretto a una retromarcia d’obbligo, a chiedere scusa a tutti per pensarla diversamente, a giustificarsi del fatto di ritenere la diversità dell’orientamento sessuale, per l’appunto, una diversità. Guai a dirlo. Guai a professarlo. Guai a sostenerlo davanti una telecamera soprattutto. Trattato come il peggior persecutore, il più scavezzacollo dei ragazzini da richiamare all’ordine e educare ai precetti arcobaleno di rigore – puntualmente ricordati a Predolin dalla stessa padrona di casa – alla fine l’ex presentatore si è dovuto arrendere, anche senza l’onore della armi. E così lui, da buon figliol prodigo appena riaccolto nella casa madre della tv, ha promesso di obbedire e di fare tesoro del consiglio appena ricevuto: onorare la responsabilità mediatica che chi fa tv ha sulla proprie spalle, specie quando si parla di diritti dei gay.