Pena di morte, esecuzione in Texas. È la ventesima negli Usa nel 2017
C’è stata una esecuzione, ieri sera, in Texas, dopo il no della Corte Suprema alla sospensione della condanna per un detenuto accusato di avere ucciso una guardia carceraria. Robert Pruett è stato sottoposto all’iniezione letale: nel 1999 aveva ucciso il poliziotto penitenziario Daniel Nagle, in una prigione a sudest di San Antonio. Lo aveva ripetutamente colpito con un’asta di metallo ricoperta di nastro adesivo, ma l’autopsia aveva poi rivelato che l’uomo era morto per un infarto causato dall’aggressione. All’origine della lite, una discussione per un motivo futile, un panino al burro di noccioline che Pruett voleva portare con sé in cortile durante l’ora d’aria, contrariamente a quanto previsto dalle norme carcerarie. Prima della condanna a morte, stava scontando una pena di 99 anni per l’omicidio di un vicino presso Houston.
E’ il ventesimo prigioniero messo a morte quest’anno negli Stati Uniti, il sesto nel Texas, stato che conta il maggior numero di esecuzioni.
L’esecuzione della condanna a morte giunge adue giorni dall’intervento in materia di papa Francesco che aveva dichiarato inammissibile la pena di morte in occasione dei 25 anni del Catechismo della Chiesa cattolica. “A nessuno – aveva detto il Papa lo scorso 11 ottobre – può essere tolta la vita e la possibilità di riscatto morale ed esistenziale che torni a favore della comunità”.