Manovra, Amatrice dimenticata dal governo. Pirozzi: «Pronti a fare la guerra»

19 Ott 2017 18:22 - di Redazione
pirozzi su manovra

«Certo, siamo rimasti delusi. C’erano state date altre informazioni». Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, si aspettava nella manovra misure ad hoc sul sisma del Centro Italia e spera ci siano ancora i margini per inserirle nell’iter parlamentare o eventualmente in un decreto specifico. «Altrimenti facciamo la guerra», avverte.

Le correzioni alla manovra chieste al governo

I sindaci delle zone terremotate attendono norme per velocizzare la ricostruzione, ma anche il differimento della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e delle imposte sospese. E non solo. «Avevo chiesto anche l’allungamento dei termini previsti per la presentazione delle domande per usufruire dei vantaggi della “zona franca urbana”, invece – sottolinea il sindaco di Amatrice – il periodo per la presentazione delle domande è molto ridotto, per il sisma dell’Emilia furono previsti 4 mesi, nel nostro caso 20 giorni». «Inoltre non è prevista l’esenzione dei contributi, ma solo delle tasse, per le aziende familiari. Qui non ci sono Srl, il 95% delle attività che sono state distrutte è fatto da un tessuto di aziende familiari», sottolinea Pirozzi, facendo riferimento all’esclusione dall’esenzione per alcune categorie di soggetti, come ad esempio il titolare dell’impresa.

Pirozzi: «La nostra unica speranza sono gli italiani»

«Sono stufo. Andremo in consiglio comunale e – continua il primo cittadino – faremo un regolamento. A chi usufruirà della zona franca urbana, anche come azienda familiare, rimborseremo noi i contributi». Un’azione possibile, rimarca il sindaco, solo grazie alle risorse e alla grande solidarietà ricevute dal Comune di Amatrice: «Per noi oggi l’unica speranza è data dalla solidarietà del popolo italiano – afferma Pirozzi – se non avessi aperto un conto corrente, saremmo stati spazzati via dal terremoto». «Tutte le aziende familiari che oggi hanno riaperto meritano un premio – aggiunge Pirozzi – se non le aiutiamo tutto il principio della zona franca urbana non ha un’incidenza diretta sui comuni del Centro Italia».

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