L’Italia vara gli F35 ma la Pinotti impone il silenzio. Per non irritare la sinistra
Il volo di prova è andato bene, benissimo: i tanto vituperati F35 costruiti e acquistati dall’Italia, tra mille polemiche della sinistra e dei grillini, sono pronti per entrare in azione come mezzi di difesa o di minaccia, a disposizione delle forze alleate, per esempio contro la Corea del Nord ai confini con quella del sud.
Sono dei gioiellini, ma tutto questo non si può dire perché fa perdere i voti: la destra, che non è mai stata ostile al tema della difesa e all’utilizzo dei super aerei, preferisce non battere su quel tasto mentre la sinistra di governo, che ha finanziato con i suoi ultimi governi l’acquisto degli F35, neanche si azzarda a parlarne.
Intanto, come ci informa il Corriere della Sera, martedì scorso, 24 ottobre, “il primo F-35B, aereo a decollo corto e atterraggio verticale, interamente costruito nella base di Cameri, a nordest di Novara, ha compiuto un volo di collaudo, il pilota è rimasto ai comandi più di un’ora seguendo una scaletta prestabilita di prove tecniche”.
E i giornali? Le tv? Il governo? Gentiloni? I tweet di Renzi? Nulla, silenzio assoluto: dalla Difesa nessuna comunicazione e niente presenza della stampa. «Quasi ci vergogniamo — si rammarica al quotidiano milanese Vincenzo Camporini, ex capo delle Forze armate e attuale consigliere Nato —. In altri Paesi per un evento del genere si scomodano capi di Stato e primi ministri». La conferma di quella precisa strategia di comunicazione, impostata sul massimo riserbo, è confermata anche da Dino Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica, che parla di “una scelta stravagante che si spiega solo col fatto che siamo in campagna elettorale, meglio non parlare di F-35, argomento divisivo che crea polemiche. Si vuole evitare di toccare questo tasto, perché l’F-35 fa perdere voti”.
E il ministro della Difesa Pinotti? Fa sapere che non c’è alcuna volontà di nascondere l’evento e che la notizia sul buon esito dei collaudi sarà data più avanti. Magari dopo le elezioni…