Las Vegas, nella stanza del killer: in un video i segreti della suite di Paddock
Stephen Paddock, l’attentatore di Las Vegas, aveva piazzato telecamere dentro e intorno alla suite d’albergo in cui alloggiava e da cui ha sparato, per controllare eventuali movimenti della polizia. A rivelarlo sono state le forze dell’ordine statunitensi, parlando di due fotocamere piazzate nel corridoio e una nello spioncino.
Nella stanza di Paddock c’erano 23 armi
È stato poi il giornale New York Post a divulgare un video in cui è ripreso l’interno della stanza, la suite 32135 del Mandalay Bay hotel di Las Vegas: vi si vedono la porta sfondata dagli agenti, i vetri rotti, un tavolino apparecchiato in un angolo e fucili lasciati in terra. Nella suite, composta da un soggiorno con bar e da una camera da letto, sono state trovate 23 delle 47 armi in possesso di Paddock.
«Un attentato chiaramente premeditato»
«Si tratta di un attentato chiaramente premeditato. Il fatto che Paddock avesse quel tipo di armi e in una tale quantità di armi in quella stanza… È stato pianificato in anticipo e sono certo che ha valutato ogni cosa che ha fatto», ha spiegato lo sceriffo Joseph Lombardo, parlando della strage compiuta dall’uomo al festival countri di Las Vegas, dove ha ucciso 59 persone e ne ha ferite oltre 500.