La Siria sconfigge i terroristi ma Trump dà ancora retta all’Onu…
Le forze del governo di Damasco e le milizie alleate hanno intensificato l’offensiva mirata a riprendere il controllo dell’ultima roccaforte del sedicente Stato Islamico (Isis) in Siria, la città di al-Bu Kamal vicina al confine con l’Iraq. Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che le truppe di terra sono sostenute dall’intervento aereo dei jet russi. Negli scontri in corso da lunedì a al-Bu Kamal sono stati uccisi almeno 69 terroristi e 51 soldati dell’esercito regolare del governo di Damasco. L’Isis ha preso il controllo di al-Bu Kamal nel 2014. Ma nonostante sia stato dimostrato che Damasco non ha mai fatto uso di armi chimiche, l’Onu in un rapporto definito falso da Assad continua a propalare la favolta del regime cattivo, copme già fece per Iraq, con menzogne, per l’Afghanistan e per la Libia, contribuendo alla destabilizzazione di questi Paesi. La comunità internazionale deve condannare fermamente l’uso di armi chimiche da parte della Siria. A sottolinearlo è il Dipartimento di Stato americano commentando il rapporto dell’Onu che punta il dito contro il governo di Bashar al Assad per l’attacco a Khan-Sheikhoun: “La sfacciata mancata osservanza delle norme e degli standard internazionali da parte della Siria dovrebbe essere condannata da parte di tutti i membri della comunità internazionale” che dovrebbero chiamare i responsabili a risponderne, ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert. “Il Consiglio di Sicurezza deve inviare un chiaro messaggio sul fatto che l’uso di armi chimiche da parte di chiunque non verrà tollerato, e deve totalmente sostenere il lavoro degli investigatori imparziali”, ha aggiunto. Il rapporto dell’Onu secondo cui il governo siriano si è reso responsabile di un attacco con gas nervino “conferma inequivocabilmente quanto gli Stati Uniti e molti nella comunità internazionale hanno sostenuto pubblicamente per mesi e cioè che il regime di Assad aveva condotto l’atroce attacco del 4 aprile”. Cosa assolutamente falsa. E questo è uno dei più grandi errori di Donald Trump.