Catalogna: ecco chi è Puigdemont, il secessionista con il caschetto
La stampa francese lo ha ribattezzato “L’uomo che fa tremare l’Europa”. Le cronache lo dipingono come l’uomo che ha gettato la Spagna nel caos. Lui però minimizza, e quando parla della sua lenta scalata al potere lo fa come qualcuno che sa benissimo da dove viene. «È capitato per caso – raccontava qualche tempo fa al New York Times – sono entrato in politica dalla porta di servizio». Classe 1962, secessionista duro e puro, Carles Puigdemont è l’ex sindaco di Girona che sfida il re, tenendo il mondo con il fiato sospeso, prova a realizzare il sogno che coltiva sin da bambino: quello di vedere la Catalogna trasformata in Stato indipendente. Un sogno che per l’ex giornalista prestato alla politica oggi potrebbe diventare realtà. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, infrangersi per sempre dietro le sbarre della prigione. Ma da dove viene questo uomo con il buffo caschetto di capelli scuri, sconosciuto fino a due anni fa, e diventato con un solo giro di boa il nemico numero uno del Regno di Spagna?
Puigdemont, l’ex giornalista col pallino indipendentista
L’ascesa politica
Dopo un passato da membro fondatore della sezione di Girona della Gioventù nazionalista di Catalogna, Puigdemont entra nel parlamento catalano. Poi, nel 2007 si candida alle elezioni locali a Girona con Convergenza e Unione, ma non vince e resta quindi all’opposizione. La rivincita arriva comunque con le successive elezioni locali, nel 2011, quando riesce a rompere l’egemonia del Partito dei Socialisti di Catalogna e a farsi eleggere sindaco. A Madrid in pochi credono nell’avanzata di Puigdemont. Anche quando l’ex presidente della Generalitat, il radicale Artur Mas, dopo il flop delle elezioni regionali del 2015 “abdica” in suo favore. Nessuno si aspetta il suo successo, neanche i fedelissimi di Barcellona. Ma nel giro di qualche mese eclissa completamente il suo mentore e compagno di partito Mas, tanto da farlo arrivare a pronunciare, qualche giorno fa sulle colonne del Financial Times, che la Catalogna non è pronta per un’ “indipendenza reale”.
Il libro “Cata… què?”
Appassionato di lingue straniere, Puigdemont parla correntemente il francese e l’inglese. Nel 1994 scrive degli articoli per la stampa internazionale che verranno poi raccolti in un volume dal titolo emblematico Cata…què?. È questo il periodo in cui realizza che fuori dai confini iberici sono pochi a conoscere e interessarsi alla questione della Catalogna. Capisce che deve fare qualcosa. Così, quattro anni più tardi fonda l’Agence catalane d’information, un’agenzia di stampa dedicata interamente alla regione catalana, prima di fondare il primo quotidiano catalano in lingua inglese, Catalonia Today. I suoi amici lo descrivono come una persona tenace, che tiene sempre fede alle sue promesse e intenzioni. «Se non riesce risolvere a un problema – racconta un suo ex collega – non va a dormire fino a quando non ha trovato una soluzione». Facile capire la tenacia con la quale da anni porta avanti la lotta indipendentista del suo popolo.