Bergoglio: «Quando prego talvolta mi addormento». Wojtyla invece…
Umano troppo umano. Bergoglio non finisce mai di stupire (e talvolta di sconcertare) nel suo sforzo di apparire una sorta di papa della “porta accanto”, un personaggio alla portata di tutti quasi fosse il concorrente di un reality show. L’ultima sua “confessione” colpisce e, un po’, rattrista. «Quando vado a pregare alcune volte mi addormento. Lo faceva anche santa Teresina del Bambin Gesù. Lei diceva che al Signore, a Dio, al Padre piace quando uno si addormenta». Papa Bergoglio lo dice a Tv2000. Nulla di sconvolgente, intendiamoci. Ma un disagio, comunque, s’avverte. La preghiera è il cuore del cristianesimo vissuto. E sorprende non poco che un papa ne accentui il senso di tedio, quella stanchezza che talvolta può cogliere anche l’orante più fervente.Un papa non ha l’obbligo di apparire sempre popolare. Anzi…
Il pensiero corre allora a qualche confronto. Pensiamo soltanto al rapporto che Papa Wojtyla aveva con la preghiera. Basterà, a capire, questa testimonianza del vaticanista polacco Wlodzimierz Redzioch, che di Giovanni Paolo II è stato a lungo collaboratore: «Non si può capire Giovanni Paolo II senza parlare della preghiera, senza parlare di lui come di un mistico, perché Giovanni Paolo II aveva un rapporto mistico con il Signore. Le prime volte che andavo nella cappella privata per la Messa e vedevo il Papa sull’inginocchiatoio, era per me una cosa sconvolgente: lui pregava con tutto il corpo, con la mimica del viso; qualche volta alzava anche la testa in alto, come se vedesse qualcuno, come se conversasse con qualcuno. Sull’inginocchiatoio aveva un plico di appunti: erano la richieste delle persone, che chiedevano le cose concrete… Il Papa pregava non in modo astratto, ma per le cose concrete, richieste dalle persone. Una volta un suo collaboratore ha trovato una doppia pagina dell’edizione polacca de L’Osservatore Romano con il grafico della Curia e con tutti i nomi dei collaboratori della Curia e ha chiesto al Papa a cosa servisse, pensando che il Papa studiasse l’organigramma vaticano: il Papa candidamente ha detto: “Ma io, ogni giorno, prego per ognuno di voi!”». Quando pregava, Wojtyla di certo non si annoiava.