Avvisi di garanzia, la Procura di Palermo fa propria la circolare di Pignatone

19 Ott 2017 15:20 - di Redazione
bergoglio nomina pignatone

Il Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone ha inviato, nei giorni scorsi, ai magistrati del suo ufficio, ogni anno alle prese con oltre 350mila notizie di reato, una circolare sulla gestione delle iscrizioni delle notizie di reato. “Procedere ad iscrizioni non necessarie è tanto inappropriato quanto omettere le iscrizioni dovute. Questa considerazione porta anzitutto ad escludere che l’iscrizione di un nominativo rappresenti ‘atto dovuto’ – si legge nella circolare firmata da Giuseppe Pignatone – con riferimento al soggetto cui il privato o la polizia giudiziaria attribuiscono il reato nella denuncia o nella querela”.

Una mossa che ha fatto discutere, soprattutto perché giunge dopo il flop dell’inchiesta Mafia Capitale e riporta in luce il vero significato giuridico dell’iscrizione nel registro degli indagati: un atto che serve a tutelare l’indagato e non a generare una gogna mediatica nei suoi confronti, come avviene ormai sempre più i frequente.

La circolare di Pignatone, oltre a creare un dibattito doveroso, fa anche scuola: la Procura di Palermo varerà “entro la prossima settimana” una circolare analoga. Lo conferma lo stesso Procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi. “La circolare del collega Pignatone è totalmente condivisibile – spiega – Tanto è vero che noi già, in parte, la applichiamo. E stavamo lavorando da tempo a una circolare che sarà pronta a breve. Ci stavamo già lavorando proprio perché, per effetto della nuova legge e per altre già in vigore, ma che saranno di applicazione più distanziata nel tempo, è necessario ribadire alcuni principi che sono pacifici, perché sono stati dettati dalla giurisprudenza e dalla Corte costituzionale”. “Ma metterle per iscritto è utile anche a dare una linea uniforme a tutto l’ufficio. Quindi, sostanzialmente i concetti sono gli stessi, anche se noi abbiamo una organizzazione diversa rispetto a quella di Roma, per cui ci sarà da adottare alcuni concetti alle procedure che noi seguiamo, ma per il resto i principi sono gli stessi”.

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