Arriva un nuovo salvavita: la super-colla che chiude le ferite in 60 secondi

24 Ott 2017 14:18 - di Redazione

Addio punti di sutura. Dalla ricerca internazionale arriva una super-colla chirurgica molto elastica e dall’elevato potere adesivo, in grado di “sigillare” le ferite in appena 60 secondi. A mettere a punto il ritrovato, che si applica direttamente sulla ferita con una siringa e viene attivata dalla luce, sono gli ingegneri biomedici dell’Università di Sidney, della Northeastern University, dell’Harvard University e del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. La super-colla, battezzata MeTro, è descritta in uno studio su Science Traslational Medicine.

La super-colla tratta lesioni anche interne

Secondo i ricercatori che l’hanno messa a punto, la colla è ideale per trattare lesioni a polmoni, cuore e arterie, e ha un potenziale salvavita. Il materiale, infatti, funziona sia su ferite interne che esterne e sulle aree difficili da raggiungere con i punti di sutura. MeTro si attiva in 60 secondi, una volta trattata con una luce Uv. Inoltre, la sua tecnologia che si basa su un enzima, può essere modificata per determinare la durata “adesiva”, da ore a mesi, in base al tempo necessario alla ferita per chiudersi. Il materiale simile a gel è stato testato con successo su lesioni nelle arterie e nei polmoni di roditori e sui polmoni di maiali, come si legge nello studio. La super-colla combina le tecnologie proteiche elastiche sviluppate dal team di Anthony Weiss dell’Università di Sydney con quella delle molecole sensibili alla luce studiate da Ali Khademhosseini di Harvard. «La bellezza della formulazione» della super-colla «è che, appena entra in contatto con la superficie dei tessuti – spiega Nasim Annabi, primo autore dello studio – solidifica in una fase simile a gel senza colare via». Con potenziali applicazioni che vanno dalle gravi ferite interne, ai traumi stradali, alle ferite di guerra. La prossima fase di ricerca prevede ora i test clinici. «Siamo pronti a trasferire i nostri risultati nella fase degli studi sull’uomo. Spero – conclude Weiss – che MeTro potrà presto essere usata nella clinica, per salvare vite umane».

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