Alfano cerca casa. E per il dopo-Rosatellum fa il gioco delle tre carte
Ci voleva Angelino Alfano per far capire quante insidie contenga la nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis. Con una delle sue ormai spericolate acrobazie, il ministro degli Esteri si accinge a mettere il piede in tutte le staffe a disposizione. Eccone la prosa sciorinata davanti ai microfoni di Radio Capital: «Qualora nascesse un movimento politico che fa riferimento al Ppe e che tiene distante l’estrema destra, potremmo tranquillamente farne parte».
L’alleanza nei collegi nuova grana per Alfano
Fin qui niente di nuovo. Da tempo, tra Alfano e Salvini non corre buon sangue. I due si sono affrontati più volte a suon di insulti e pur al netto del pelo sullo stomaco che ogni politico che si rispetti deve dimostrare di possedere, un’intesa tra loro è da escludere. Almeno nelle intenzioni. Nei fatti concreti, invece, è tutto da vedere. Già, perché il Rosatellum bis è un ibrido basato per il 74 per cento dei seggi su liste (bloccate) e su collegi uninominali per il restante 36. E se per le liste ciascuno correrà da solo, nei collegi ci si schiera in coalizione. Qui potrebbe annidarsi la sorpresa. Da solo, infatti, Alfano non va da nessuna parte mentre nel Pd ci sono troppi lavori in corso. Niente di più facile, quindi, che il suo faccione finisca per scatenare un effetto spaventapasseri sulle colombe della sinistra sedotte dall’appello all’unità di Renzi.
Il sogno di un’alleanza con FI al Sud
Non resta che il vecchio Berlusconi, insieme al quale, però, corrono gli odiati populisti. Ed ecco la trovata. Ricordate Amici miei («Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione»)? Non si direbbe, ma il leader di Alternativa Popolare ne ha da vendere: «Ap – ha detto con l’aria di chi la sa lunga – si può leggere anche come “anti-populisti”», per cui «mai con Salvini». Il quale, però, al Sud probabilmente non ci sarà. Proprio lì, guarda caso, Forza Italia manifesta insofferenza per mancanza di partner elettoralmente consistenti con cui allearsi nei collegi. Ecco allora materializzarsi sotto il sole del Mezzogiorno quel Ppe senza populisti del quale, ha spiegato Alfano, «potremmo tranquillamente farne parte». Se così sarà, l’Oscar di miglior saltimbanco politico ad Angelino non lo leva nessuno.