Adunata dei reduci di Salò al Campo X, il sindaco Sala già chiama la polizia…
Mano dura, vigilanza massima, nessuna concessione alla ritualità dei combattenti di Salò che si sono dati appuntamento per mercoledì in un luogo a loro così caro e simbolico. Il sindaco Beppe Sala vigila sulla parata organizzata dall’estrema destra in programma per mercoledì al Campo X del cimitero maggiore di Milano chiamando in causa le forze dell’ordine. «Ho parlato e chiesto – ha detto Sala a margine della presentazione dell’iniziativa #hosceltomilano – al prefetto di sorvegliare il cimitero affinché non ci siano segni, bandiere e apologia di qualcosa di terribile come il fascismo. La speranza è che questa capacità di vigilare ci sia e poi vederemo cosa succederà».
Al Campo X le vittime innocenti della furia partigiana
I reduci di Salò si sono dati appuntamento per il primo novembre per omaggiare i propri morti al Campo X, detto anche “Campo dell’onore”, nel Cimitero Maggiore di Milano, dove sono sepolti quasi mille degli oltre seimila fascisti uccisi nel capoluogo lombardo e nei dintorni nel corso della guerra civile, quasi tutti dopo il 25 aprile, a guerra finita, ammazzati per vendetta e non in battaglia. Gli affiliati all’UncRsi (Unione nazionale combattenti della Repubblica sociale italiana) e all’associazione Memento hanno scelto il 1° novembre come giorno per ritrovarsi e ricordare le vittime della furia partigiana e per omaggiare i caduti che lottavano dalla parte del fascismo, senza che la storia abbia riservato a loro neanche una pagina di ricordo o di ricostruzione veritiera. Non a caso, sull’onda della legge Fiano, neanche questo appuntamento non è passato inosservato ai soliti post-partigiani dell’Anpi, che si sono immediatamente mobilitati. E con loro anche il sindaco di Milano Sala.