Terrorismo, per Barcellona i jihadisti avevano preparato 100 chili di esplosivo
La cellula responsabile degli attacchi a Barcellona e Cambrils, che ha ucciso 16 persone tra il 17 e il 18 agosto, voleva usare 100 chilogrammi di Tatp, il perossido di acetone noto come “madre di Satana”, distribuito in tre furgoni per effettuare gli attentati. A scriverlo è stato il quotidiano catalano El Periodico de Catalunya.
Su Barcellona le rivelazioni del terrorista sopravvissuto
Il giornale ha spiegato che a rivelarlo è stato Mohamed Houli Chemlal, l’unico sopravvissuto dell’esplosione avvenuta nella casa di Alcanar (200 chilometri a sud di Barcellona), dove i jihadisti stavano preparando gli esplosivi. Secondo la deposizione fatta al giudice incaricato dell’inchiesta, l’esplosione si è verificata quando i membri della cellula presenti nell’abitazione erano giunti alla fase finale della preparazione, l’essiccazione. L’esplosivo doveva poi essere messo dentro 20 sacchetti di cinque chili ciascuno e distribuiti in tre veicoli che sarebbero stati fatti deflagrare nei pressi di monumenti.
Il governo non conferma le indiscrezioni
Intervistato dalla stampa, il ministro dell’Interno Juan Ignacio Zoido ha rifiutato di confermare le informazioni, coperte dalla segretezza dell’inchiesta. Se fosse vero, la quantità di Tatp in possesso dei terroristi, sarebbe molto più elevata di quella tipicamente sequestrata dalle forze di polizia in Europa, che di rado supera qualche chilogrammo.