Terremoto in casa grillina, Nuti:«Io sospeso e gli altri candidati premier»

16 Set 2017 13:37 - di Alessandra Danieli

«Nuti indagato? Sospeso. Altri parlamentari M5S indagati? Non sospesi. Raggi indagata? Non sospesa. Di Maio indagato? Non sospeso e premier». Non va per il sottile Riccardo Nuti, il deputato grillino sospeso dal partito perché coinvolto (e di recente rinviato a giudizio con altri deputati e attivisti) nello scandalo delle firme false di Palermo. Appresa la decisione del movimento di far candidare alle primarie anche gli indagati, Nuti prende “carta e penna” e scrive un post che viene sommerso di critiche. Palermitano doc, nel 2012 viene candidato a sidaco dai Cinquestelle, ma ottiene poco piu di 3mila voti e non entra neppure in consiglio comunale. Dopo il coinvolgimento dello scandalo delle firme false, la sospensione del movimento e la richiesta di Grillo di nuove sanzioni il  18 aprile, assieme alla collega Giulia Di Vita, lascia il movimento per passare al gruppo misto.

Anche la rete processa Nuti 

Come quello di Antoska che scrive: «Con il tuo agire superficiale hai creato un danno a Palermo minando la credibilità del movimento. Ti è stato chiesto di fare un passo indietro, ti sei avvalso della facoltà di non rispondere che ti viene dalla tua carica mettendoti allo stesso livello dei vecchi politici, per questo ti è stato chiesto di autosospenderti cosa che non hai fatto. Lo hanno fatto gli altri per te. Da qui nella tua incoerenza – continua Antoska – prima la guerra al candidato sindaco adesso a Cancellieri. Per favore fai non uno ma 1000 passi indietro e taci». Non è più tenero Francesco: «Vattene.. ma non buttare fango… altrimenti fai come le altre mer… Sai bene anche tu che sono due cose diverse». Un’altra “amica” di Facebook, Clara, gli scrive: «Nuti, inizia a guardare i tuoi errori invece che sparare sulla croce rossa. Il M5S non si fermerà per te, tu sarai sputtanato e il M5S ne uscirà più forte di prima, le persone intelligenti ammettono i propri errori e chiedono scusa». Per Michela  invece è la «frase di un bambino invidioso ed arrabbiato. Da lei Riccardo non me lo sarei aspettato! Ma queste cose non potete risolverle in privato? Non le sembra che stiano già buttando abbastanza fango sul M5S. Non date adito a altre polemiche!! Lavorate e cambiate questo paese». In mezzo alla tempesta di critiche Nuti decide di rispondere solo al post di Marco che scrive “potevi rispondere ai magistrati quando ti hanno convocato, non fare finta di niente. Sai benissimo che non sei stato sospeso per l’indagine in sé. Ultimamente manifesti pubblicamente questo dissenso. Mi sa che già so come andrà a finire…”. «Mi sono sottoposto a due interrogatori – replica il deputato espulso da Grillo – rispondendo a tutte le domande fattemi. Marzo 2017 e giugno 2017. Se vuole per me ne posso fare altri 100 di interrogatori…».

Rossi: come si cambia per non morire

«M5Stelle. Come si cambia per non morire… Alle primarie per candidarsi premier il M5Stelle ammette anche gli indagati. Quanto tempo è passato da quando Grillo si scagliava con una violenza verbale inaudita contro ogni politico anche solo lontanamente coinvolto nelle indagini e lo metteva alla gogna e ne chiedeva immediate dimissioni». Parola di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e fondatore di Articolo Uno-Mdp, sulla propria pagina Facebook.

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