Spopola il metodo del preside-contadino: «Gli studenti discoli? A zappare»
«Quando trovo i ragazzi a fumare all’interno della scuola o all’esterno, dovrei fargli una multa di 27 euro che, però, viene commutata in lavoro: zappare la terra». È il metodo di Domenico Balbi, dirigente scolastico dell’Itsos Albe Steiner di Milano, scuola a indirizzo dello spettacolo, che secondo quanto racconta l’Eco di Bergamo ha introdotto un sistema di punizione che risulta efficace e non troppo indigesto neanche agli stessi studenti discoli.
«All’inizio i ragazzi accettavano divertiti, pensando che fossero ore di svago, ma questa percezione è durata poco. Rastrellano, raccolgono pietre, potano, abbattono gli alberi malati e trasportano manualmente gli scarti del verde, quindi ora hanno compreso il senso della fatica», racconta Domenico Balbi, che ha equiparato le attività contadine alle multe, alle sospensioni e alle note sul registro. Una regola educativa d’altri tempi, che produce anche frutti:, visto che nell’orto dietro la scuola anche a cause delle numerose punizioni, proliferano n pomodori e zucchine, ma che fiori, come camelie, rose, ortensie eperfii piante di agrumi.
L’esperienza era stata inaugurata, lo scorso anno, anche da una scuola di Nuoro, dove Francesco Cucca, preside dell’Istituto superiore “Ciusa” (Liceo artistico e tecnico tecnologico), aveva proposto ai ragazzi di pagare “dazio” per i propri errori in un ettaro di incolto che circonda la scuola, nell’ambito del progetto “Un milione di alberi”.