Morto “Tziu Mundiccu”, il più vecchio d’Italia. Il segreto? Frutta, pecorino e lumache
«Mangio solo piatti antichi, senza gli intrugli che vanno di moda ultimamente. Sarà per questo che sono arrivato a quest’età?». Valerio Piroddi, al secolo “Tziu Mundiccu”, è morto a 111 anni da uomo dei record, l’uomo più vecchio d’Italia, anche lui sardo, come la conterranea centenaria Filomena Marongiu, morta a febbraio 2016 anche lei a 111 anni. In Sardegna c’è la maggior concentrazione di centenari anche grazie al cibo, che era il segreto della longevità di “Tziu Mundiccu”, amante dei piatti della sua terra, tradizionali, a base di prodotti freschi e non trattati chimicamente, come frutta, verdura, pecorino, uova, latte, lumache, lardo e dolcetti sardi, dagli amaretti al pardulas.
Valerio Piroddi avrebbe compiuto a novembre 112annim dopo una vita trascorsa senza malattie gravi, circondato dai figli e dai tanti nipoti: nato a Villamassargia, nel sud Sardegna, aveva vissuto ad Assemini, nell’hinterland di Cagliari. Agricoltore, in gioventù dipendente nelle ferrovie, operaio e carbonaio, “Tziu Mundiccu” aveva festeggiato i suoi 111 anni lo scorso novembre con una bottiglia di vino Cannonau, tipico prodotto doc della Sardegna. «Fino a 85 anni andavo in campagna, ma è stato meglio smettere – raccontava nel giorno del compleanno a un giornale locale – Sono nato a Villamassargia, mi sono sposato a Siliqua e li ho vissuto per molto tempo. Da qualche anno sto vivendo qui, nella cittadina di Assemini. Poi vedremo». È andato via circondato dall’affetto dei suoi parenti e dall’orgoglio della sua gente, che tifava per lui e per il suo primato.