Legge elettorale, riparte l’iter. Senza fretta: prima si aspetta il voto in Sicilia

6 Set 2017 18:35 - di Viola Longo
legge elettorale

Riparte in commissione Affari Costituzionali di Montecitorio la discussione sulla legge elettorale. Anche se in molti sono pronti a scommettere che non se ne farà nulla prima delle elezioni siciliane del 5 novembre, se non addirittura prima della fine della sessione di bilancio, come detto dal presidente del Pd Matteo Orfini. 

Il M5s tenta lo scambio tra legge elettorale e vitalizi

Ufficialmente, comunque, sono «tutti disponibili ad andare avanti», come ha spiegato il presidente della Commissione, Andrea Mazzotti, anche se, per dirla con Pino Pisicchio del gruppo misto, «siamo agli annusamenti preliminari». Solo il M5s ha assunto una posizione diversa, usando la legge elettorale che merce di scambio per quella sui vitalizi: senza il sì del Senato sulla seconda, non sono disposti ad andare avanti alla Camera sulla prima. Una posizione che più di un osservatore ha trovato scorretta, anche per la commistione che vuole imporre nei lavori dei due rami del Parlamento. Inoltre, il M5s era fra i “contraenti” del patto per il modello tedesco, insieme a Pd, Lega e Forza Italia. E c’è chi teme che, se decidesse di sfilarsi, la discussione non potrebbe riprende da dove si era interrotta prima della pausa estiva. Nel frattempo, però, è successo che anche chi non era entrato a far parte del “patto tedesco”, come Sinistra Italiana, Ap e Mdp, ora chiede di riprendere da lì.

La capigruppo convocata per il 13 settembre

 «Ogni volta che leggo qualche dichiarazione sulla legge elettorale prevale sempre il pessimismo. Devo dire però che oggi in commissione tutti i gruppi sono intervenuti e tutti hanno dato ampia disponibilità a lavorare sulla legge», ha detto Mazziotti, secondo il quale l’ipotesi di «fare la legge elettorale dopo il bilancio è praticamente un’impresa impossibile». «Comunque – ha proseguito – le date per l’aula le decide la capigruppo che si riunirà il 13 settembre. Se non si vuole fare la legge elettorale, se ne assumeranno la responsabilità». Intanto, già domani si tornerà a discutere in commissione, per verificare se ci sono i margini per fissare una data di adozione del testo base e quindi andare avanti.

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