Gasparri: «Statue di Colombo, Il sindaco di New York offende gli italiani»

2 Set 2017 13:50 - di Redazione

«Grande successo quest’anno per Everest. Circa mille i ragazzi sono venuti a Giovinazzo pagando di tasca propria una quota di partecipazione per questa iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, che apre la stagione di impegno di Forza Italia». Lo afferma Maurizio Gasparri durante la seconda giornata di Campus Everest in corso a Giovinazzo (Ba), la convention dei Giovani di Forza Italia organizzata in collaborazione con la fondazione Italia Protagonista presieduta da Gasparri.

«Stiamo affrontando molti temi, ma anche sottolineando alcune priorità. In primo luogo, il presidente Berlusconi – che cerca giustamente un rinnovamento del partito – deve guardare soprattutto all’interno di Forza Italia. Accanto a tanti ragazzi che muovono i primi passi nella politica, nelle scuole e nelle università, ce ne sono tanti che già nei consigli comunali e nei consigli regionali svolgono un ruolo attivo».

«La valorizzazione quindi del vivaio interno è la prima scelta da fare per affiancare ad energie esperte e consolidate nuovi apporti con i necessari innesti. Tra i temi che stiamo affrontando c’è ovviamente quello della cittadinanza: netta contrarietà allo ius soli. La cittadinanza non si regala ma si conquista».

«Semmai – prosegue Gasparri – in Italia bisogna rendere più restrittive le leggi vigenti in base alle quali centinaia di migliaia di stranieri acquisiscono la cittadinanza italiana senza verificare la loro conoscenza dei principi fondamentali del diritto e della Costituzione del nostro Paese. Vogliamo anche contestare le tendenze xenofobe che colpiscono l’Italia».

«È assurdo, ad esempio, che il sindaco di New York valuti la rimozione delle statue di Colombo. Se accadesse una cosa del genere, cosa dovremmo fare? Cambiare il nome alle strade e alle scuole che l’Italia ha giustamente intitolato a Kennedy? Non arriveremmo a questa barbarie, ma l’Italia non può tollerare un’offesa alla sua storia, alle sue tradizioni, ai personaggi che hanno fatto grande non solo l’ Italia ma il mondo intero».

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