Dichiarazione dei redditi, ecco le spese che “attirano” il fisco
Il fisco sa tutto. Inutile illudersi. «Non ci sono particolari spese che danno luogo a verifica. Il controllo è casuale. A campione, ma in linea di massima le conoscono già» dice all’Adnkronos il commercialista Alessandro Capriccioli. Prima la dichiarazione dei redditi era cartacea e si allegavano tutte le spese, «mediche, mutui, etc.», ma ora con la trasmissione telematica non si allegano più: si dichiarano e basta. «Su alcune di queste spese il riscontro incrociato è immediato – spiega l’esperto -, per esempio, chi deduce la quota relativa all’ex coniuge degli alimenti deve indicare il codice fiscale della donna e, quindi, la verifica è immediata perché lei avrà a sua volta dichiarato di averli ricevuti».
Per le altre spese l’Agenzia delle Entrate fa il cosiddetto controllo formale. «Ti arriva una lettera in cui ti dicono: “guarda che tu hai indicato questi oneri che sono il mutuo, l’assicurazione sulla vita, le donazioni alle Onlus, le ristrutturazioni di casa o il miglioramento energetico: mandamene copia». «Una volta fino a due/tre anni fa facevi la fotocopia delle tue spese detraibili e gliele inviavi – aggiunge il commercialista -. Ora c’è un portale specifico dell’Agenzia delle Entrate in cui carichi direttamente i documenti». Ormai c’è un controllo incrociato per tutto ed è difficile fare i furbi. «In realtà le mie spese mediche loro le conoscono già – aggiunge -, perché il mio dottore avrà già indicato il mio codice fiscale, inviandolo a gennaio all’Agenzia delle Entrate e, quindi, loro le sanno». Il futuro? Alla fine sarà talmente «tutto controllato e registrato», conclude l’esperto, «che possiamo anche immaginare arriverà un tempo in cui le verifiche non saranno più nemmeno necessarie».