Dagospia sgancia la bomba su Fazio: contratto super alla “sua” autrice?

9 Set 2017 16:07 - di Redazione

L’anticipazione di Dagospia è una di quelle che potrebbe far saltare in aria Viale Mazzini. Il “ras” Fabio Fazio avrebbe fatto fare alla sua giovane autrice un contratto faraonico da 300mila euro l’anno. Roba che neanche il dg Orfeo li prende. “Dicono che tra Fabio Fazio e una sua giovane autrice ci sia molto feeling. La ragazza che aveva iniziato come guardarobiera negli studi di “Che tempo che fa” è talmente apprezzata da Fabiuccio che lui, alla vigilia del suo sbarco su Rai 1 e con la nuova società di cui è proprietario con Magnolia, avrebbe dato parere positivo a siglare un contratto da 300 mila euro l’anno. Se fosse vero, sarebbe la prima volta che una semplice autrice guadagna più del direttore generale.…”, si legge nell’anticipazione di Dagospia. Una bomba su Fazio. Sarà vero? Libero ha rilancia la notizia e ha rivelato  anche l’identità dell’autrice, Veronica Oliva. Il pezzo di Enrico Paoli è stato poi ripreso per intero da Dagospia.

L’autrice guadagnerebbe più del dg Orfeo?

Dunque, ricapitolando, il padre-padrone di Rai Uno grazie al mega contratto di quasi 12 milioni di euro per quattro anni, avrebbe ottenuto per la sua autrice un compenso annuo pari a 300 mila euro. «Se fosse vero», come si chiede retoricamente Alberto Dandolo su Dagospia, «sarebbe la prima volta che una semplice autrice guadagna più del direttore generale». Mario Orfeo, infatti,  in linea con quanto prevede la legge, ha un compenso annuo pari a 240mila euro. «Al netto di tutti condizionali, ma visto che di smentite a giro non ce ne sono e le conferme sono solide come il Colosseo, a Libero risulta che l’ autrice di Fazio degna di tanta gloria economica sarebbe Veronica Oliva, già nota alle cronache dei rotocalchi rosa per le uscite serali con l’ uomo da 2,8 milioni all’ anno (a tanto ammonta il compenso a stagione di Fabio». Se risultarre tutto vero sarebbe francamente inaccettabile. «In un’ azienda dove si predica morigeratezza nella spese e parsimonia nell’ uso delle risorse, dato che nel 2018 la Rai potrebbe avere serie difficoltà nei conti derivanti dalla riduzione dell’ importo del canone in bolletta – leggiamo –  pagare così profumatamente un autore appare quanto mai fuori linea. Ma al cuor non si comanda, maligneranno quelli poco inclini all’ uso sistematico del politicamente corretto».

La richiesta dell’Anac

Quanto mai provvidenziale appare l’ intervento dell’ Anac di Raffaele Cantone, che qualche giorno fa ha chiesto alla Rai tutta la documentazione relativa al super contratto di Fabio Fazio. «L’ Autorità Nazionale Anticorruzione ha infatti inviato a fine agosto una lettera alla presidente della Rai, Monica Maggioni, comunicando l’ apertura dell’ istruttoria e chiedendo contestualmente una serie di documenti che riguardano fra le altre cose il contratto con il conduttore savonese, i relativi corrispettivi economici, le variazioni rispetto al precedente contratto, la valutazione del ritorno economico, le spese di produzione in capo a Rai, le specifiche del contratto con «Officina», la società Fazio-Magnolia che produrrà Che tempo che fa su Rai Uno. Viale Mazzini ha 30 giorni, come di prassi, per fornire la documentazione richiesta. 
L’ istruttoria dell’ Anac non ferma la messa in onda della trasmissione, ma se fossero accertate delle irregolarità metterebbe la Rai di fronte alle proprie responsabilità visto che il «contrattone» viene alimentato con i soldi del canone. Dunque con i nostri soldi».

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