Corea del Nord, terremoto di 6,3. Kim: test di bomba nucleare

3 Set 2017 10:17 - di Paolo Lami

Ha creato una devastante scossa di terremoto di magnitudo 6.3, registrata vicino a Sungjibaegam, nella zona nordorientale della Corea del Nord, il test di una bomba nucleare provato sottoterra da Pyongyang.

Il sisma, avvertito intorno alle 12 ora locale, le 5 e 30 ora italiana, è stato quasi subito identificato dall’esercito sudcoreano come un terremoto artificiale in Corea del Nord causato da un’esplosione sotterranea dovuta al sesto esperimento nucleare condotto dal regime di Pyongyang.

Due ore dopo l’esplosione anche il ministro degli Esteri nipponico, Taro Kono ha confermato l’origine del potente sisma identificandola come un’esplosione nucleare.

L’Usgs, l’agenzia sismologica statunitense, ha identificato la zona e ha parlato di possibile esplosione in un’area situata vicino al punto in cui, in passato, la Corea del Nord faceva esperimenti nucleari.

È stata poi la stessa Corea del Nord a confermare l’origine dell’esplosione, due ore e mezza dopo il test che ha provocato il terremoto. Poco prima l’agenzia di stampa nordcoreana Yonhap aveva anticipato che la Corea del Nord stava per fare un annuncio importante.

Quindi l’annuncio che era stato condotto “con successo perfetto” il sesto test nucleare “con una bomba all’idrogeno che può essere caricata su un missile balistico intercontinentale Icbm“.

L’esperimento, ha precisato la Yonhap, si è
svolto alle 12 ora locale ed è stato condotto per
“esaminare e confermare l’accuratezza e la credibilità” della tecnologia di Pyongyang.

L’esplosione ha avuto una potenza di circa 100 kilotoni, circa quattro-cinque volte più forte della bomba atomica sganciata a Nagasaki, in Giappone, nel 1945, spiega l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, precisando che un kilotone è equivalente a mille tonnellate di Tnt.

L’esplosione è stata 9,8 volte più potente del precedente test condotto dalla Corea del Nord.

In un primo momento la scossa era stata valutata di magnitudo 5.2, finché il Chinese Earthquake Networks, l’agenzia sismologica cinese, ha fissato l’intensità del sisma a 6.3.

Circa un’ora dopo c’è stata una seconda scossa di intensità pari a 4.6 della scala Richter.

L’episodio arriva all’indomani della notizia,
apparsa sui media nordcoreani, che gli scienziati di Pyongyang avevano messo a punto un ordigno a idrogeno molto potente e di dimensioni estremamente ridotte, da potere essere montato su un missile balistico intercontinentale Icbm.

Secondo la Korean Central News Agency, Kim Jong-un era presente in fabbrica quando l’ordigno nucleare è stato caricato su un missile.

La bomba della Corea del Nord , ha precisato la Kcna, ha un potere esplosivo regolabile fino a “centinaia” di chilotoni e può essere fatta esplodere ad elevate altitudini.

Il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, ha convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale mentre il premier giapponese Shinzo Abe aveva ammonito, subito dopo l’esplosione: “se quello della Corea del Nord è davvero un test nucleare, è una cosa assolutamente inaccettabile e dobbiamo presentare una severa protesta”

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