Ceta, la Coldiretti: «E’ un regalo alle lobby e danneggia i prodotti italiani»

21 Set 2017 10:13 - di Liliana Giobbi

«L’accordo Ceta è un regalo alle grandi lobby industriali dell’alimentare che colpisce il vero Made in Italy e favorisce la delocalizzazione, con riflessi pesantissimi sul tema della trasparenza e delle ricadute sanitarie e ambientali». E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore provvisoria dell’accordo economico e commerciale globale (Ceta) tra l’Ue e il Canada.

Ceta, la rabbia della Coldiretti

«Per la prima volta nella storia l’Unione europea legittima – denuncia la Coldiretti – in un trattato internazionale la pirateria alimentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigiosi, accordando esplicitamente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, dall’Asiago alla Fontina dal Gorgonzola ai Prosciutti di Parma e San Daniele, ma sarà anche liberamente prodotto e commercializzato dal Canada il Parmigiano Reggiano con la traduzione di Parmesan». E ancora: «La svendita dei marchi storici del Made in Italy agroalimentare non è solo un danno sul mercato canadese ma – sottolinea la Coldiretti – è soprattutto un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi anche emergenti che sono autorizzati cosi a chiedere le stesse concessioni». Secondo la Coldiretti su un totale di 291 denominazioni italiane riconosciute, ben 250 non godono di alcuna tutela. Peserebbe anche l’impatto di circa 50.000 tonnellate di carne di manzo e 75.000 tonnellate di carni suine a dazio zero proveniente da un Paese dove è autorizzato l’utilizzo di ormoni vietato in Italia.

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