al Baghdadi è ancora vivo, nascosto tra Iraq e Siria: ne è sicuro un generale Usa

1 Set 2017 17:49 - di Lorenza Mariani

A volte ritornano: se non proprio gli zombi, il loro spettro evocato a più riprese e pronto a terrorizzare il mondo. Del resto la certezza matematica che al Baghdadi sia morto non c’è: e non c’è mai stata non avendo potuto avere la prova fisica della sua fine. E allora in questi mesi, dal giorno stesso dell’annuncio della morte del leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi, rumors e sospetti, annunci e smentite si sono susseguiti senza tregua. Fino a oggi, e a partire dalla metà dello scorso giugno quando il giallo sulle sorti del Califfo è cominciato, infittendosi più che mai e alimentando nonostante tutto un’aura di mistero sul terrorista più ricercato del pianeta. Una figura chiave su cui nulla hanno potuto né taglie né traditori pronti a vendersi e a collaborare alla sua caccia. Un uomo dato in più occasioni per morto o ferito grave dalle autorità irachene e che, da quando il ministro russo della difesa russo, Sergej Kužugetovič Šojgu, ha dato l’annuncio della possibile uccisione del Califfo, leader indiscusso dei miliziani stragisti, ha giustificato e nutrito con il solo dubbio il tam tam sulla sua sorte, circolato insistentemente aprendo a dubbi e sospetti, conferme e repentine smentite, fino a oggi.

al Baghdadi è ancora vivo: parola di un generale Usa

Quando, rispolverando il suo presunto fantasma, il generale statunitense Stephen Townsend, è tornato  proporre e alimentare dubbi e sospetti spiegando perché – a detta dell’esercito Usa che guida la coalizione internazionale in Siria – al Baghdadi probabilmente è ancora vivo e si nasconde in una zona di confine tra Siria e Iraq. E nel sostenere la teoria di una morte tanto annunciata e probabilmente non ancora avvenuta, Towsend parla di «alcuni indicatori nei canali di intelligence» che sosterrebbero l’inquietante tesi. «Lo stiamo cercando ogni giorno. Non credo che sia morto», ha detto ai giornalisti il comandante della coalizione contro Daesh in Iraq e in Siria. «Quando lo troveremo, penso che cercheremo solo di ucciderlo. Probabilmente non vale la pena cercare solo di catturarlo», ha poi aggiunto.

Potrebbe nascondersi nella valle dell’Eufrate

E sebbene lo stesso generale statunitense abbia ammesso di non avere alcuna indicazione circa le precise condizioni di Baghdadi, la coalizione crede che sia fuggito nella valle dell’Eufrate tra la Siria e l’Iraq, dopo che i jihadisti dell’Is sono stati cacciati dalle loro fortezze di Mosul, Raqqa e Tal Afar. «Non ho visto prove convincenti, di intelligence o fonti credibili che sia morto. Ci sono anche alcuni indicatori nei canali di intelligence secondi i quali è ancora vivo», ha ribadito Townsend senza fornire altri dettagli sulla natura e l’origine di queste informazioni. E alimentando i dubbi che infittiscono il mistero

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