Ad Agrigento sbarcano i terroristi? Ecco i motivi per essere preoccupati
Sbarcano sulle spiagge della provincia di Agrigento su gozzi da pescatore o piccoli pescherecci. Sono tutti maschi, quasi tutti tunisini, arrivano in gruppi di trenta. Appena sbarcati abbandonano le imbarcazioni sulla spiaggia. In tutta fretta si nascondono dietro le dune, cambiano gli abiti bagnati con altri puliti e fuggono via. «Qualcuno lo intercettiamo sulla strada e lo blocchiamo, gli altri spariscono», dice il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio lanciando esplicitamente l’allarme terrorismo.
Allarme terrorismo: parla il procuratore di Agrigento
Un allarme che nasce da dati oggettivi. «I motivi per cui arrivano in Italia potrebbero non essere solo legati a bisogni economici. Tra loro ci sono persone che non vogliono farsi identificare, gente già espulsa in passato dall’Italia o appena liberata con l’amnistia dalle carceri tunisine o magari che ha preso parte alle rivolte del 2011». Non va dimenticato, infatti, che gli attentatori degli ultimi fatti in Spagna, Regno Unito, Germania e Francia erano quasi tutti di origine nordafricana. E i protagonisti degli sbarchi fantasma sono quasi tutti tunisini. Non a caso Patronaggio parla esplicitamente di “un’immigrazione pericolosa”. Se si considera che i protagonisti degli sbarchi “fantasma”, negli ultimi due mesi, sono stati almeno ottocento, il pericolo si fa ancora più consistente.
Sulla spiaggia di Agrigento una felpa che fa paura
Le indagini per rintracciare i migranti fantasma sono ancora in corso e il pm non può aggiungere molto ma palesa la sua apprensione. «Tra loro – dice a La Stampa – potrebbero esserci anche persone legate al terrorismo internazionale. Per questo penso che siamo di fronte a un’immigrazione pericolosa». C’è un particolare che ha fatto suonare un campanello d’allarme negli scorsi giorni: il 27 agosto, l’inviato delle Iene Cristiano Pasca, ispezionando i vestiti abbandonati sul terreno dai migranti, ha fatto la preoccupante scoperta della felpa nera con la scritta bianca “Haters #Paris”, Odiatori di Parigi, con in mezzo un’immagine della Tour Eiffel capovolta. L’allarme terrorismo è più concreto che mai.