Venezuela, il dittatore Maduro torna là dove tutto è cominciato: a Cuba
Il dittatore venezuelano Nicolas Maduro ha fatto nelle ultime ore una visita a sorpresa – o comunque non resa pubblica in anticipo – a Cuba per recarsi sulla tomba di Fidel Castro. Lo ha annunciato la stampa ufficiale cubana senza fornire ulteriori dettagli. L’isola ha festeggiato il compleanno postumo di Fidel Castro, che avrebbe compiuto 91 anni il 13 agosto. “In occasione del 91 compleanno dei Comandante in capo, il presidente venezuelano non poteva mancare all’omaggio a colui che è sempre stato al fianco della rivoluzione bolivariana” lanciata da Hugo Chavez e proseguita con Maduro, si è limitata a scrivere il quotidiano di Stato Granma, che ha pubblicato delle foto nelle quali si vede Maduro con la moglie Cilia Flores, il presidente Raul Castro e il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez. Maduro, alle prese da oltre quattro mesi con una ondata di manifestazioni di protesta popolare dovuta alla sua cattiva gestione del potere, continua a restare sordo alle condanne e ai richiami della comunità internazionale appoggiandosi invece al sostegno cruciale dell’esercito e di alcuni alleati forti quali Cuba, la Russia e la Cina. Il presidente cubano Raul Castro, la scorsa settimana aveva ribadito al suo omologo venezuelano che “non sarà solo” nella sua battaglia politica di fronte ai “comportamenti molesti della comunità internazionale” di cui è vittima. Intanto c’è una nuova denuncia di illegalità: “In questo momento il Sebin, il servizio bolivariano di intelligence, sta perquisendo la mia casa nell’ambito della vendetta di questo governo contro la lotta al totalitarismo che esiste in Venezuela”. Lo denuncia su Twitter Luisa Ortega Diaz, l’ex procuratrice generale che è stata destituita immediatamente dopo insediamento della controversa Assemblea Costituente. “In questo modo il governo di Maduro e Cabello vuole mettere fine alla nostra lotta per la democrazia e la libertà dei venezuelani” si legge ancora nel post. La perquisizione è avvenuta alcune ore dopo che il nuovo procuratore generale, Tarek William Saab, ha chiesto al Tribunale Supremo di avviare un’indagine a carico del marito di Ortega Diaz, il deputato Gustavo Ferrer, per rimuovere la sua immunità parlamentare. L’ex deputato chavista, che si è unito all’opposizione con altri due deputati socialisti dissidenti, è stato accusato dal dirigente chavista Diosdado Cabello di essere alla guida di una rete di estorsione che funzionava all’interno di un ministero.