Terremoto a Ischia, nuova scossa all’alba: per i 2600 sfollati si aprono le porte degli hotel (VIDEO)

23 Ago 2017 10:41 - di Bianca Conte

Terremoto a Ischia, la terra continua a tremare nel sottosuolo dell’isola: l’Ingv ha rilevato infatti una nuova scossa, anche se lieve, registrata alle 5.04 di questa mattina. L’epicentro del sisma di magnitudo 1.9 è stato localizzato nella zona di Lacco Ameno, ad una profondità di 6 km: e dalle 20.57 di lunedì sera per le stradine e i vicoli dell’isola verde, la più grande delle Flegree nel Golfo di Napoli, si respira un clima di allarme, di disarmo, di inquietudine. Per tutti, locali e villeggianti, la vacanza è finita.

Terremoto a Ischia, la Procura di Napoli apre un’inchiesta 

Non solo: all’euforia seguita al miracoloso salvataggio dei tre piccoli ischitani rimasti per ore sotto le macerie – una vicenda seguita minuto per minuto dai media, rievocando dramma e palpitazioni vissuti con il piccolo Alfredino Rampi a Vermicino – gioia e sollievo cedono il passo alle polemiche e alle recriminazioni in nome delle quali la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un‘inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto lunedì sera sull’isola di Ischia. «Sono nel quadro ordinario delle valutazioni possibili in questo momento», ha dichiarato non a caso a riguardo Giovanni Melillo, Capo della procura di Napoli, ai microfoni di 6 su Radio 1. Melillo ha poi specificato che si tratta di un «quadro complesso e bisognoso di approfondimenti».

Il punto su feriti e sfollati: no alle tendopoli

Parallelamente, specie dopo le dichiarazioni del ministro Del Rio sul possibile legame tra il fenomeno dell’abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull’isola – ancora ieri il ministro ribadiva: «Penso che una scossa di terremoto di magnitudine 4.0 non dovesse provocare altro che un po’ di paura, e invece eccoci ancora una volta a piangere vite umane» – il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: «Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell’edilizia illegale e dell’abusivismo edilizio. All’abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato». Intanto, mentre si pensa a rimuovere le macerie e a monitorare i feriti – ricordiamo che il terremoto ha causato la morte di 2 donne, il ferimento di altre 40 – l’emergenza numero uno riguarda i 2000 sfollati di Casamicciola e i 600 di Lacco Ameno, per i quali, secondo il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è previsto un piano d’accoglienza nelle strutture recettive dell’Isola e non ci sarà bisogno di allestire una tendopoli.

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