Sindaco del Pd prega per i fascisti uccisi, i partigiani di Ancona insorgono

11 Ago 2017 11:27 - di Robert Perdicchi

A Ostra, un paesino di 7mila persone in provincia di Ancona, ogni anno l’11 luglio si commemora (quasi clandestinamente) la morte di 5 fascisti, accusati di spionaggio e massacrati per ritorsione, dopo la fucilazione di tre partigiani. Tra i cinque repubblichini massacrati, c’era anche un prete, don Nazzareno Pettinelli, accusato di aver approvato la condanna a morte dei partigiani in virtù della sua adesione al fascismo. In Italia, nel 1944, all’epoca dei fatti, infuriava la guerra civile e ci si uccideva su entrambi i fronti, ma la memoria storica e il rispetto delle vittime repubblichine a distanza di settantaquattro anni viene puntualmente calpestata. Ecco perché l’iniziativa del sindaco di Ostra, del Pd, che dopo aver commemorato i partigiani uccisi ha voluto ricordare anche le vittime della rappresaglia, i “nazifascisti” italiani morti sul campo, ha sollevato le ire dell’ampi di Ancona, che ha contestato al primo cittadino la sua presenza fisica alla cerimonia svoltasi accanto a quella lapida che ricorda i morti fascisti (foto in basso). 

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La notte dell’11 luglio in un’azione di rappresaglia i partigiani del Cln di Ancona catturarono e uccisero i cinque fascisti, accusati di aver collaborato con le SS nell’individuazione dei membri del Gap poi uccisi. Fu la Chiesa, nel 2014, a realizzare un monumento alle cinque vittime fasciste. Dopo un iniziale via libera dei pareti dei partigiani uccisi, l’Anpi ha riaperto il caso anche quest’anno, ribadendo  “la sua ferma condanna per quanto reiterato negli anni, sulla scia di mistificazioni e di un revisionismo dilagante, che vorrebbe accreditare una sorta di parificazione delle tragiche vicende che segnarono la fine della II Guerra Mondiale, ponendo sullo stesso piano quanti combatterono e diedero la vita per liberare l’Italia dalla dittatura fascista e dall’ occupazione nazista, e chi ne fu artefice e servo“. Secondo l’Anpi, al ricordo dei fascisti uccisi, il 9 luglio scorso, avrebbe partecipato in veste ufficiale anche il sindaco di Ostra Andrea Storoni e il parroco del paese, don Umberto Gasparini. Una conferma era arrivata dalla locale sezione del Pd, secondo cui “il Sindaco, che è sempre presente, ha comunicato di aver ricevuto un invito a partecipare all’ormai usuale momento in ricordo delle 5 spie fasciste fucilate da patrioti ignoti e ha chiesto un parere ai presenti chiarendo che comunque sarebbe andato in forma privata e personale, senza fascia tricolore”. Alla fine è andato e ora è alla gogna…

 

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