Rimini: pestano lui e stuprano lei. Nel branco un uomo di colore
E’ caccia a quattro malviventi, forse stranieri, che la scorsa notte hanno aggredito una coppia di turisti polacchi in spiaggia a Rimini, stuprando la donna ripetutamente davanti al marito. Il branco ha prima aggredito la coppia, picchiando e immobilizzando il ragazzo, per poi abusare della donna. Le indagini sono condotte dalla polizia che sta cercando tracce sul luogo dell’aggressione e della violenza per risalire ai responsabili.
In una nota il Comune di Rimini condanna “il terribile episodio” che “ci sconvolge per la sua brutalità e bestialità”. L’aggressione è avvenuta all’altezza del bagno 130, nella zona di Miramare.
L’episodio choc avvenuto la notte scorsa in spiaggia a Rimini riporta alla mente quanto accaduto nell’estate 2015, quando si diffuse un vero e proprio allarme violenze sessuali dopo tre aggressioni ravvicinate avvenute di notte in spiaggia. Un’emergenza che portò la Questura di Rimini a istituire una task force anti-stupri per pattugliare lidi e lungomare.
Ma un’altra aggressione in stile arancia meccanica è avvenuta anche a luglio scorso, questa volta a Riccione, durante la notte rosa, quando una senzatetto di 35 anni venne stuprata dal branco per l’intera notte. Si trattava di tre stranieri che prima la violentarono in spiaggia, poi nell’auto e infine, dopo ore di abusi, la lanciarono fuori dalla vettura.
I due ragazzi vittime dell’orribile disavventura, turisti polacchi di circa 26 anni, sono ora in ospedale. La ragazza è sotto choc, mentre il giovane è vigile e probabilmente gli esperti della sezione reati contro la persona della squadra mobile potranno presto parlarci ancora per avere altri dettagli utili a risalire ai responsabili. Questi ultimi potrebbero essere stranieri: dalle prime informazioni raccolte dagli investigatori, uno degli aggressori sarebbe di colore. La coppia era in viaggio in Italia insieme ad un gruppo e alloggiava in un albergo non molto lontano dalla spiaggia dove è avvenuta la violenza. Ad udire le urla della ragazza è stata una prostituta, che ha chiamato le forze dell’ordine.