Nuova strage di mafia a Foggia: quattro morti. E il governo sta a guardare
Ancora un agguato a Foggia. Quattro persone sono state uccise tra Apricena e San Marco in Lamis. Il commando è entrato in azione poco dopo le 10 sulla Strada provinciale 272 nei pressi della stazione ferroviaria aprendo il fuoco con le pistole. Tre i morti sul colpo, mentre il quarto – rimasto in un primo momento gravemente ferito – è deceduto durante il trasporto verso l’ospedale di San Severo. Al momento non si conoscono maggiori dettagli, ma appare già chiara agli investigatori la matrice mafiosa dell’assalto vicino alla stazione.
Agguato a Foggia: in un anno 15 omicidi
Non si esclude che la strage spossa essere collegata al duplice omicidio avvenuto a giugno alla periferia di Apricena. Potrebbe quindi trattarsi di una vendetta incrociata dopo un assalto a colpi di kalashnikov nel mercato di San Marco in Lamis, a maggio, seguita dal duplice omicidio di Antonio Petrella e suo nipote Nicola Ferrelli, ritenuto vicino al clan Di Summa. I killer avevano esploso diversi colpi con un fucile caricato a pallettoni e con un kalashnikov raggiungendo le vittime in più parti. La potenza di fuoco aveva devastato i volti dei due uomini. Al momento dell’agguato le vittime erano a bordo di un furgoncino Doblò che era andato a sbattere contro un palo della luce. Lo scorso 27 luglio, invece, a Vieste, sempre nel Foggiano, un uomo legato alla mala garganica era stato assassinato all’ora di pranzo all’interno della propria attività commerciale davanti alla propria famiglia e ai turisti. Con l’agguato di oggi, sale a 15 il numero di vittime di omicidi legati alla guerra di mafia in atto tra la Capitanata e il Gargano da oltre un anno.