L’orco in casa, bimba di due mesi grave per traumi: il padre confessa
La Procura di Vercelli ha indagato il padre della bimba di due mesi ricoverata da alcuni giorni all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino in gravi condizioni. L’uomo ha ammesso di essere il responsabile delle ferite per cui la neonata, dopo il ricovero all’ospedale di Vercelli, è stata trasferita a Torino. È accusato di lesioni gravi e maltrattamenti. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della Questura di Vercelli. L’uomo ha ammesso le proprie responsabilità.
Bimba, traumacranico e costole rotte
Mia, nome di fantasia della bimba, era stata accompagnata dai genitori all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli perché presentava segni generali di malessere. Sottoposta agli accertamenti del caso, è stata trasferita a Torino la stessa notte, in seguito alla comparsa sul suo corpo di alcuni ematomi. Ricoverata in prognosi riservata in Rianimazione, con un trauma cranico e diverse costole rotte, le sue condizioni stanno migliorando e i sanitari ne hanno deciso il trasferimento, sempre in prognosi riservata, in terapia subintensiva. Le indagini della Questura di Vercelli, agli ordini del questore Rosanna Lavezzaro, sono partite dall’acquisizione delle informazioni medico-legali e sono proseguite con l’accertamento del difficile quadro familiare in cui la bimba era inserita. Nel tardo pomeriggio di ieri la confessione del padre, che alla presenza del suo legale ha ammesso le proprie responsabilità. L’uomo risulta ora indagato a piede libero. La famiglia è già nota ai servizi sociali, eppure nulla ha potito fermare la follia dell’uomo che nel corso di un interrogatorio alla presenza del suo legale avrebbe ammesso le proprie responsabilità. Date le condizioni di vita del nucleo famigliare, particolarmente problematiche, della vicenda è già stata investita la Procura dei minori di Torino.