Lo sceriffo controllava gli immigrati, condannato a sei mesi di carcere
Da anni lotta contro i clandestini ma alla fine in prigione c’è finito lui, lo “sceriffo anti-immigrati”. È la storia di Joe Arpaio, integerrimo poliziotto di Maricopa, contea dell’Arizona, diventato famoso molto prima che Donald Trump diventasse presidente degli Stati Uniti per i suoi modi spicci di affrontare il tema stranieri-sicurezza. A castigarlo, spiega il Corriere della Sera, è stato un giudice donna, il magistrato Susan Bolton, che ha condannato l’ormai ex sceriffo di origini campane, 85 anni, a sei mesi di prigione. Secondo la Bolton ha violato la legge fermando immigrati senza il sospetto di reato se non quello che fossero clandestini dal Messico. Un atto discriminatorio secondo il giudice già definito come tale dalla magistratura americana ma Arpaio, finché rimasto in carica, ha sempre ignorato la sentenza. Anzi, è arrivato a costruire un “campo delle tende”, prigione improvvisata per gli immigrati sospettati di essere irregolari. Risultato: la contea ha dovuto risarcire le vittime con svariati milioni di dollari. Ora ci sarà l’appello e Arpaio assicura che non si arrende.