La Rai si tiene Fazio ma perde Giletti: «Vado a La7, in viale Mazzini davo fastidio»

2 Ago 2017 13:46 - di Redazione

Lui, a differenza di Fabio Fazio (come sostengono i maligni…), aveva davvero offerte alternative. Ecco perché, a fronte dei silenzi della Rai, Massimo Giletti ha deciso di lasciare la Rai. Dopo settimane di rumors, il giornalista ha confermato la sua decisione di dire addio a Viale Mazzini per approdare a La7, rete di proprietà di Urbano Cairo e guidata da un altro ex Rai, Andrea Salerno. Dopo 30 anni passati in Rai, Giletti scioglie le riserve e in un’intervista rilasciata al Corriere della sera dice di lasciare “con molta amarezza” quella che ormai considera casa sua.

Nessuna intenzione, però, di abbandonare il suo programma di punta “L’Arena”, cancellato dai prossimi palinsesti Rai. Il giornalista ha infatti intenzione di riproporlo su La7. «Rifarò L’Arena – annuncia – La mia Arena. Qualcuno sperava che non andasse più in onda perché, dicono, dava molto fastidio. Ma è la mia creatura professionale, l’ho fatta nascere, l’ho modellata. Ho scelto La7 perché ho capito che era lì la strada per dare continuità a questa esperienza».

 Sulle colonne del quotidiano di via Solferino, Giletti si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «Evidentemente il direttore generale – dice – che ha la piena libertà di scegliere la propria linea editoriale, ha ritenuto che il successo di un programma seguito da quattro milioni di spettatori, con oltre il 22% di share dalle 14 alle 15, non bastasse per essere riconfermato. Evidentemente L’Arena è un programma scomodo. Un domani – aggiunge – qualcuno dovrà spiegare, non a Giletti ma ai quattro milioni di telespettatori, perché L’Arena è stata chiusa. Ma la verità, non le favole».

E proprio con il nuovo direttore generale di Viale Mazzini, l’intervista provoca qualche scintilla. Giletti racconta di aver avuto un accordo con l’ex dg Campo Dall’Orto e con il direttore di Rai Uno Andrea Fabiano, per continuare L’Arena “più alcune prime serate importanti del sabato sera”. L’accordo, però, salta e il programma di Giletti viene cancellato. «Sto parlando di maggio – spiega – Siamo arrivati alla vigilia della presentazione dei palinsesti e il nuovo direttore generale Mario Orfeo mi ha convocato in fretta e furia al settimo piano».

Il giornalista non è a Roma e apprende online della cancellazione dal palinsesto. «Orfeo l’ho visto il lunedì successivo e mi ha detto: chiudo L’Arena, e basta, così ho deciso – precisa Giletti – Adducendo una scusa che mi fa sorridere: cioè che la gente, la domenica pomeriggio, deve rimanere tranquilla». Accuse rispedite al mittente da Orfeo, che ha replicato così: «Non ho mai detto che la domenica la gente deve rimanere tranquilla». Quanto al nuovo contratto, Giletti ammette di aver scelto la rete di Cairo per una scelta di libertà: «Con mio padre ho avuto un rapporto tempestoso – conclude – ma mi ha insegnato una cosa: mai abdicare alla dignità. Chiudere L’Arena sarebbe stato abdicare alla dignità».

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