Il film “scorretto” di Clint: così gli americani vinceranno il terrore islamico

17 Ago 2017 11:06 - di Adele Sirocchi
Clint Eastwood

Sono cominciate a metà luglio le riprese del nuovo film di Clint Eastwood, The 15:17 to Paris, che racconta come tre giovani americani abbiano sventato il 21 agosto del 2015 sul treno che da Amsterdam era diretto a Parigi l’attacco del terrorista di origini marocchine Ayoub El Khazzani. Il venticinquenne marocchino, legato a una cellula jihadista smantellata in Belgio nel gennaio 2015, era armato di un fucile Ak-47. Il film è ispirato al libro in cui i tre,due militari e un civile, raccontano la loro esperienza. Alcune scene sono state girate proprio in questi giorni a Venezia. Eastwood ha voluto che fossero i veri protagonisti della vicenda gli attori del suo film. Così Anthony Sadler, la Guardia Nazionale dell’Oregon Alek Skarlatos e il membro delle forze armate statunitensi Spencer Stone nel film interpretano proprio loro stessi. Al loro fianco appaiono Jenna Fischer (Libera uscitaThe Office in TV); Judy Greer (Apes Revolution: il pianeta delle scimmie) e Ray Corasani (l’imminente serie TV The Long Road Home). Con questo film, Clint Eastwood, 87 anni e una infinita galleria di premi e riconoscimenti, continua a dedicarsi al racconto degli americani “comuni” che diventano personaggi straordinari, così come ha fatto con Sully e American Sniper. Ma soprattutto non teme di apparire politicamente scorretto, e mentre tutti cercano di esorcizzare lo spettro dell’estremismo jihadista sceglie di raccontare un episodio minore di quello “scontro di civiltà” che fortunatamente non si è risolto in tragedia. 

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