Falcon dell’Aeronautica salva bimbo in pericolo di vita: trasportato d’urgenza a Roma
Un volo organizzato in quattro e quattr’otto, come l’urgenza impone in casi come quello del bimbo in pericolo di vita imbarcato a Lecce e atterrato allo scalo di Ciampino per essere ricoverato all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Un trasporto sanitario d’urgenza predisposto nella notte per il piccolo di appena un anno a grave rischio di morte e per questo trasportato nella capitale a bordo di un Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare.
Bimbo in pericolo di vita trasportato a Roma su un Falcon 900
La notizia è stata resa nota dall’Aeronautica spiegando che «alle 22.30 il piccolo paziente è stato imbarcato dall’aeroporto militare di Galatina (Le), assieme alla madre e ad una equipe medica dell’ospedale Vito Fazi di Lecce, a bordo di un Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, che è atterrato a Ciampino (RM) dopo circa un’ora di volo, per essere poi ricoverato al Bambino Gesù di Roma. «La richiesta di supporto – spiega la nota dell’Aeronautica divulgata a riguardo – è pervenuta dalla Prefettura di Lecce alla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di organizzare e gestire – in coordinamento con Prefetture, Ospedali e Presidenza del Consiglio dei Ministri – questo genere di trasporti su tutto il territorio nazionale».
I voli d’urgenza dell’Aereonautica Militare
Non solo: spiegando modalità d’intervento e requisiti necessari per il ricorso a mezzi speciali, l’Aviazione ricorda che «equipaggi e velivoli da trasporto dell’Aeronautica Militare sono pronti giorno e notte per assicurare, laddove richiesto e ritenuto necessario per motivi di urgenza, il trasporto sanitario di persone in imminente pericolo di vita». Sono migliaia, ogni anno, le ore di volo effettuate dai velivoli del 31° Stormo di Ciampino, dal 14° Stormo di Pratica di Mare e dalla 46^ Brigata Aerea di Pisa, assetti sempre in prima linea in caso di emergenza. E quella di stanotte è stata, purtroppo, un’emergenza.