Esodo, ecco perché si rischiano rischiano colpi di sonno e di calore

4 Ago 2017 14:15 - di Redazione

Con la testa alla vacanza, l’obiettivo è arrivare presto a destinazione e non restare imbottigliati nel traffico. Così gli italiani, in una delle estati più calde degli ultimi decenni, rischiano di prendere sottogamba l’attenzione alla salute, e rischiano di incappare in disidratazione, colpi di sonno e colpi di calore durante l’esodo. Lo rivela uno studio di “In a Bottle” (www.inabottle.it), condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analysis) su circa 1.600 italiani tra i 24 e i 50 anni e su un pool di 20 tra medici e nutrizionisti per capire rischi e conoscere i rimedi per un esodo sicuro. Ebbene, la prima preoccupazione per un italiano su 2 (52%) è rappresentata da code o rallentamenti. Perciò, pur di scongiurarli, si incappa in comportamenti scorretti evidenziati dagli esperti: molti non riposano abbastanza pur di partire in fretta (36%), mangiano in maniera eccessiva (25%) o per nulla pur di evitare di fare soste (26%), sono più attenti ai bagagli più che a portare in auto adeguate scorte d’acqua (24%), non si curano del caldo e del sole (21%), rischiando disidratazione (42%), colpi di sonno (41%) e di calore (39%).

Esodo, gli italiani partono disinformati

Per 6 esperti su 10 (58%) gli italiani partono per nulla informati dei rischi che il viaggio può rappresentare per la salute e la sicurezza propria e degli altri. Secondo un esperto su 3 (34%), i connazionali non conoscono il concetto di “partenze intelligenti”, al massimo cercano di evitare di restare incastrati nelle ore di punta. Dunque la preparazione risulta scarsa (29%). E a soffrire più di tutti sono i bambini (44%), sensibili allo stress di un viaggio lungo. Seguono gli anziani (37%), più esposti ai rischi ambientali. Le code e i continui rallentamenti, se aggiunti al caldo eccezionale di questa estate, diventano “nemici” che portano a un aumento di ansia (33%), stress (21%) e aggressività (18%), solo per citare i disagi più frequenti riscontrati. Parlando di alimentazione, come si comportano gli italiani prima di mettersi in viaggio? Stando a quanto afferma un esperto su 2 (51%), gli italiani si dividono in due grandi categorie: chi parte a stomaco vuoto pur di non perdere un secondo di vacanza (26%), e chi “mangia in maniera spropositata per evitare di avere fame in viaggio” (25%). Tra gli altri errori frequenti, in auto scarseggiano cose essenziali, come ad esempio una buona riserva d’acqua, per far fronte al rischio di disidratazione o di crampi per la perdita di sali minerali e potassio.

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