Coppia gay si bacia in spiaggia e interviene un cameriere: «Basta»
«Senza scomodare il codice penale, ogni atteggiamento volgare in una spiaggia frequentata anche da bambini e famiglie deve essere bloccato all’istante. Non si parla nel caso specifico di baci romantici al tramonto ma di effusioni più spinte, molto più che censurabili. Non scendiamo nei particolari per una mera questione di buon gusto», si difende così il G Beach di Gallipoli in località Punta Suina: una coppia gay è stata interrotta da un cameriere mentre pare si stesse baciando. A raccontare il caso è il Giornale. «Le due persone semplicemente non mantenevano un contegno adeguato», continua il comunicato stampa dello stabilimento balneare. Subito il gruppo di amici della coppia voleva spiegazioni sul perché un bacio creasse tanto scalpore. Così il proprietario, per scusarsi, ha consegnato una bottiglia di spumante e pare abbia giustificato l’intervento del cameriere in relazione a un calo dei clienti facoltosi in quanto stabilimento di riferimento della comunità Lgbt.
Coppia gay, scoppiano le polemiche
«L’orientamento sessuale resta sempre una scelta privata – continua il comunicato del G Beach – non ha ovviamente inciso nella nostra decisione; in passato egual trattamento è stato riservato a una giovane coppia etero che aveva avuto comportamenti analoghi. L’omofobia non appartiene né alla gestione del G Beach né alla storia del suo titolare milanese, famoso per i suoi party (Exogroove, New York Bar, Salvation) sia in Italia che all’estero dove la comunità gay e Lgbt è sempre stata trattata con grande rispetto, un rispetto reciproco. Il G Beach è un attività friendly e sempre tale rimarrà. In ogni caso non si transige su atteggiamenti equivoci e volgari, a prescindere da ogni orientamento sessuale».
Insomma, si legge ancora sul Giornale, quello che prima era il Mako Beach, riconosciuto su Gaynews.it come lo stabilimento della comunità Lgbt, oggi vorrebbe cambiar faccia e orientamento. Ma i vecchi clienti non ci stanno. Ed il caso fa molto scalpore proprio a pochi giorni dal Salento Pride. L’Arcigay Salento, l’arcigay Puglia e il Salento Pride, infatti, parlano di un caso di omofobia sottolineando come, ironia della sorte, lo stabilimento in questione si trovi proprio accanto alla spiaggia dove Ferzan Ozpetek girò una delle scene simbolo del film Mine Vaganti.