Chiesti 7 anni di tasse arretrate agli abitanti di Lampedusa. Una vendetta targata Pd

10 Ago 2017 15:24 - di Carlo Marini

C’è chi parla chiaramente di vendetta del governo Gentiloni e della sinistra al potere. Il sospetto è pesante. All’improvviso, in questi giorni ai cittadini di Lampedusa sta arrivando la richiesta di sette anni arretrati di tasse. Cartelle dell’Agenzia delle entrate che non dovevano arrivare. Un impegno preso nel 2011 dal premier Silvio Berlusconi e rispettato in questi anni da tutti i governi che si sono succeduti. Che cosa è cambiato negli ultimi tempi? È cambiato il sindaco. Prima c’era Giusy Nicolini, paladina dei migranti, onnipresente in ogni talk show. Due mesi fa la sindaca Pd è stata bocciata dai cittadini dell’isola, stanchi delle continue invasioni e dell’inerzia della giunta Pd. La prima cittadina cara alla sinistra terzomondista è stata scalzata dall’ex sindaco Pd Salvatore Martello, candidato indipendente, colpevole di essere un fiero anti-renziano e meno aperto agli sbarchi. 

Giusy NIcolini con Renzi

Giusy Nicolini con Renzi

Gli elettori di Lampedusa hanno bocciato la sindaca renziana

«Subito dopo la mia elezione – racconta al Fatto Quotidiano Totò Martello – ho chiesto un incontro al viceministro delle Finanze, Enrico Morando, per provare a risolvere questa situazione che si trascina ormai da anni: ho provato ad ottenere una cancellazione anche parziale o uno sgravio ma il governo sembra disposto a concedere soltanto una rateizzazione». A Lampedusa, in pratica, l’esecutivo è tornato a battere cassa all’improvviso dopo sette anni di proroghe. «Una situazione davvero incredibile – dice il primo cittadino –  Come incredibile è l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate nei nostri confronti. Chiederò un altro incontro per capire se è normale questo accanimento ma spero che il governo trovi una soluzione altrimenti è chiaro che qui siamo pronti ad azioni eclatanti. Nel resto d’Italia devono capire che i lampedusani non hanno pagato le tasse, non perché sono speciali: qui la crisi del settore turistico è durata per tre anni dopo la Primavera Araba. E non è che quando uno riprende a lavorare, riparte di nuovo ai livelli precedenti: è impossibile pensare che i lampedusani paghino le tasse degli ultimi 7 anni».

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