Chi era Bruno Gulotta, l’italiano ucciso nell’attentato dell’Isis a Barcellona
C’è un trentacinquenne di Legnano esperto di informatica tra i mortiu dell’attentato del 17 agosto a Barcellona. Nella notte, infatti, hanno lavorato diverse equipe di medici forensi per le autopsie e l’identificazione delle 13 vittime dell’attacco della Rambla, come ha riferito la Generalitat. I medici dell’Istituto di medicina legale e scienze forensi del Ministero della giustizia lavorano all’identificazione dei corpi arrivati nella Ciudad de la Justicia.
Bruno Gulotta ricordato dai colleghi di Tom’s Hardware
«I terroristi hanno ucciso l’amico e collega Bruno Gulotta, responsabile marketing e vendite di Tom’s Hardware. Oggi per noi è giornata di lutto. Ci stringiamo tutti con affetto alla compagna Martina e ai due figlioletti di Bruno». È affidato al country manager di Tom’s Hardware per l’Italia, Roberto Buonanno, il ricordo del giovane di Legnano che ha perso la vita. Sulla morte mancano ancora conferme ufficiali. Bruno «è stato travolto e ucciso da un infame terrorista» nel cuore di Barcellona, dove si trovava in ferie con la sua famiglia. «È una tragedia che ci colpisce sotto tanti aspetti», si legge nel messaggio di cordoglio. «Ci immedesimiamo nella compagna Martina, che con la forza di una giovane mamma si troverà davanti prove che nessuno dovrebbe mai sostenere. Ci mettiamo nei panni del piccolo Alessandro, che si prepara a iniziare le scuole elementari con la consapevolezza che la vita sua e della famiglia non sarà più la stessa. E poi pensiamo alla piccola Aria, che non ha negli occhi la scena tremenda ma che non conoscerà mai il suo papà», si legge ancora. Non manca il racconto del giovane di legnano: «Bruno era un punto di riferimento per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Per noi di Tom’s Hardware era una colonna portante». Un lettore «insaziabile e un avido ricercatore della perfezione», una persona «veramente generosa e di cuore che riusciva a condurre una ricca vita familiare e una brillante carriera professionale con un equilibrio che gli invidierò sempre».