Bologna, Gasparri: basta segreti di Stato, le vittime si onorano così
«Nel rinnovare il cordoglio per le vittime della criminale strage che colpì Bologna e l’Italia intera il 2 agosto del 1980, rivolgiamo un nuovo appello affinché non ci siano più spazi per omertà e omissioni», dichiara il senatore azzurro Maurizio Gasparri. «Abbiamo chiesto da tempo in commissione Moro che venisse rimosso il segreto su alcuni documenti fondamentali per capire quelle terribili vicende. Invece il governo, che invoca trasparenza a tutti i livelli, continua a mantenere quelle carte secretate. La lettura di testi, che in molti abbiamo visionato con il vincolo del segreto, apre ampi squarci di verità su quanto avvenne ad Ustica e a Bologna nel 1980», continua Gasparri sottolinenando che «ci sono spiegazioni ed elementi inconfutabili, fondamentali per una corretta lettura della storia d’Italia. Per rendere omaggio alle vittime ed alla verità bisogna quindi desecretare quelle carte».
Bologna, via i segreti alle carte
Nel giorno del 37esimo anniversario della strage che causò 85 morti l’esponente di Forza Italia aggiunge: «Non bisogna alimentare polemiche o dietrologie, ma rendere possibile ogni accertamento del caso. C’è una diversa lettura di quella storia, ci sono documenti dello Stato che devono essere resi noti. Ringrazio il presidente Fioroni che in una delle relazioni della commissione Moro ha condiviso questo invito alla desecretazione. Le vittime della strage di Bologna si onorano con la verità. Ci sono carte che la racconta ma che i governi tengono nascoste. Non è più ammissibile, 37 anni dopo».