Barcellona, arrestato Driss Okabir. Un secondo terrorista morto in una sparatoria
Una persona ritenuta coinvolta nell’attentato di Barcellona, rivendicato dall’Isis, è stata arrestata e un altro dei terroristi in fuga è morto in una sparatoria avvenuta a Sant Just Desvern, cittadina a pochi chilometri da Barcellona. L’arrestato è Driss Okabir, è originario di Marsiglia ma ora risiede in Spagna a Ripoll, vicino Girona.
Posti di blocco sono stati allestiti alle principali uscite dalla capitale catalana. Ci sarebbe un terzo elemento in fuga: in tre hanno organizzato e portato a termine l’attentato che ha causato secondo una prima stima 13 morti e circa 50 feriti.
La polizia ha smentito che uno dei terroristi fosse asserragliato in una bar del centro città con alcuni ostaggi, e gli agenti stanno ora provvedendo alla evacuazione dei locali dove turisti e cittadini si erano rifugiati tre ore fa, quando tutto è cominciato.
Il Mossos, la polizia catalana, sta evacuando tutti i locali delle Ramblas e accompagnando fuori le persone.
Rabbia, solidarietà e dolore per le vittime innocenti di un ennesimo attentato di integralisti islamici: queste le reazioni in tutto il mondo già pochi minuti dopo le prime notizie della strage. Dal Papa a Trump a tutti i capi di Stato ognuno ha voluto esprimere la propria vicinanza alla città dell’Occidente oggi sotto attacco, Barcellona, città piena di vita e di passione, su cui è giunta l’ombra di morte del terrorismo.
Diffuso il numero di emergenza del consolato generale italiano 0034934677306 per avere notizie di parenti a Barcellona. Un italiano che era presente sul luogo dell’attentato ha descritto su facebook quegli attimi di terrore:”Sono vivo solo perché non sono riusciti ad ammazzarmi – dice Alessio Stazi – ma io ero lì nel mezzo, li ho visti, in pochi secondi ho visto uccidere non so quante persone di fronte ai miei occhi. Mi sono ritrovato chiuso in un sottoscala di un negozio e non so neanche come ci sono arrivato, non so dove sono i miei amici e non capisco ancora cosa sia successo. Amici di Barcellona scrivetemi qui per favore”.