Assad: il golpe dell’Occidente contro di me è stato sventato, vado avanti
La Siria ha sventato il piano dell’Occidente di destituirlo, ma il suo esercito non ha ancora vinto fino in fondo la battaglia, che dunque continua. In un discorso in tv pronunciato mentre un razzo cadeva all’esterno della Fiera internazionale di Damasco, provocando quattro morti, il presidente siriano Bashar al-Assad ha detto: “Abbiamo pagato un prezzo alto in questa guerra, ma siamo riusciti a sventare il progetto occidentale in Siria”. Ma questo, ha ammesso, “non significa che siamo vittoriosi, hanno fallito, ma la battaglia continua”. “I segni della vittoria ci sono – ha proseguito il presidente siriano – ma i segni sono una cosa, la vittoria è un’altra”. Parlando davanti ad una platea di diplomatici, Assad ha poi sottolineato il sostegno di Paesi come Cina, Russia e Iran e di gruppi come Hezbollah nella guerra contro i ribelli ed i terroristi. “Il supporto diretto dei nostri amici, politicamente, economicamente e militarmente – ha detto – ci fa avanzare ancora di più sul terreno e ridurre le perdite della guerra. Sono nostri partner in questi successi sulla strada per sconfiggere i terroristi”. Quindi, il presidente siriano ha concluso: “Lasciatemi essere chiaro. Non ci sarà cooperazione sulla sicurezza, né la riapertura di ambasciate o anche un ruolo per quei Paesi che dicono di voler un ruolo dopo la fine del conflitto prima che interrompano in modo chiaro e franco i loro rapporti con il terrorismo. Solo in quel momento, forse, potremo parlare di apertura di ambasciate”. Intanto l’Isis continua a colpire i civili: quattro persone sono morte ed altre 11 sono rimaste ferite in un’esplosione all’esterno della Fiera internazionale del commercio a Damasco, la prima negli ultimi sei anni. Lo ha detto un organizzatore alla Dpa, secondo cui l’esplosione è stata provocata da un razzo artigianale lanciato dal Ghouta orientale, dove sono attivi gruppi di terroristi, e caduto davanti all’ingresso. Alla Fiera internazionale di Damasco, inaugurata giovedì scorso, partecipano 43 Paesi.