Ankara attacca la Ue sui clandestini: “Dove sono i nostri tre miliardi?”
L’attuazione del piano clandestini Ue-Turchia non soddisfa Ankara. Questo il bilancio del premier turco Binali Yildirim sull’accordo stipulato con Bruxelles il 17 marzo 2016. “Abbiamo lanciato un programma con l’Ue sulla crisi dei rifugiati ma questo programma non va alla velocità auspicata”, ha lamentato Yildirim nella conferenza stampa congiunta, a margine dell’incontro tenutosi ad Ankara con il suo omologo estone Juri Ratas, il cui Paese detiene la presidenza semestrale del Consiglio Ue. Il premier turco ha ricordato che la Turchia ha ricevuto solo 80 milioni dei 3 miliardi di euro promessi da Bruxelles per aiutare Ankara nella gestione della crisi. La Turchia, ha proseguito Yildirim , è divenuto uno dei primi Paesi a “farsi carico delle difficoltà e delle lacune delle autorità causate dalla guerra civile in Iraq e Siria”. Ratas ha elogiato l'”eccellente” lavoro della Turchia nel prevenire i flussi migratori verso l’Europa. “La crisi dei rifugiati – ha dichiarato il premier estone – è un tema importante per l’Ue. Questo è un settore che richiede cooperazione tra gli Stati membri e i loro vicini”.