730 precompilati, quasi due milioni e mezzo scelgono il “fai da te”
Precompilata record di 730, con più di due milioni e quattrocentomila dichiarazioni spedite in autonomia dai cittadini italiani. Secondo i dati registrati dal partner tecnologico Sogei al 24 luglio, ultimo giorno utile per l’invio del 730, sono circa 2,3 milioni le dichiarazioni presentate da dipendenti e pensionati tramite la piattaforma web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, cui si aggiungono quasi 130mila modelli Redditi. Delle 2.427.803 dichiarazioni dei redditi inviate utilizzando il sistema disponibile sul sito delle Entrate, 2.298.603 sono modelli 730, mentre i modelli Redditi che risultano già spediti (quest’anno la scadenza è prevista per il 31 ottobre 2017) sono 129.200. Le dichiarazioni congiunte trasmesse via web in autonomia, invece, sono più di 138mila. Il dato complessivo di quest’anno segnala una crescita rispetto al 2015 e al 2016, che si sono chiusi, rispettivamente, con 1,4 e 2,1 milioni di dichiarazioni inviate direttamente dai cittadini.
730 precompliati: ecco le regioni più “autonome”
Regioni del Nord al top per numero di dichiarazioni inviate in autonomia. Complessivamente oltre un milione di modelli arriva da Lombardia, Veneto e Piemonte. In particolare dalla Lombardia sono stati spediti 597mila modelli, 265mila dal Veneto e 225mila dal Piemonte. Bene anche il Lazio, con 281mila dichiarazioni “fai da te”. La maggior parte dei 730 precompilati spediti direttamente arriva da cittadini di età compresa tra 41 e 50 anni (530mila); a seguire si colloca la fascia di età successiva, tra 51 e 60 anni (470mila click definitivi). Hanno dimostrato dimestichezza col sistema online anche i trentenni e i sessantenni (rispettivamente 381mila e 403mila invii). Infine, 263mila modelli 730 sono stati inviati direttamente da cittadini di età compresa tra 71 e 80 anni. Molto positivo anche il trend degli utenti abilitati ai servizi via web dell’Agenzia delle Entrate a quota 6,5 milioni in aumento di 500mila utenti rispetto all’anno precedente. Per accedere alla precompilata, i contribuenti hanno utilizzato nella maggior parte dei casi le credenziali rilasciate dal Fisco (58,76% di accessi) o dall’Inps (33,64%).