Venezuela, repressione sempre più feroce: un altro morto negli scontri
Non si ferma la rivoluzione in Venezuela: un uomo è rimasto ucciso e diverse altre persone ferite nel corso degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine scoppiati nella città di Ejida, nello Stato occidentale venezuelano di Merida dopo l’inizio dello sciopero generale di 48 ore convocato dall’opposizione per contestare il progetto di riforma costituzionale voluto dal dittatore Nicolas Maduro. La vittima è un uomo di 30 anni. Lo sciopero generale è rivolto contro il voto parlamentare per l’istituzione di un’assemblea incaricata di riscrivere la costituzione. “I venezuelani non stanno vivendo un altro semplice conflitto politico, ma un conflitto di civiltà.” Con queste parole lo scrittore, editorialista e sociologo venezuelano Tulio Hernàndez, ha descritto la profonda crisi che sta vivendo il Paese sudamericano, parlando a Roma. Hernàndez, costretto all’esilio per il suo dissenso nei confronti del regime di Maduro, ha presentato il suo libro Una naciòn a la deriva, che raccoglie 52 articoli sulla storia del Venezuela dal 1992 a oggi. “Negli ultimi tre mesi sono morti 110 giovani, ne sono stati arrestati 3500, e la tortura e la violazione dei diritti si sono trasformati nel pane quotidiano”, ha continuato lo scrittore venezuelano, che oggi vive in Spagna, manifestando il timore che la situazione si possa aggravare. I prossimi infatti saranno giorni “decisivi”, in quanto domenica si terrà l’elezione dell’Assemblea costituente. “La cosa che più mi angoscia è che possa trasformarsi in un bagno di sangue, i settori democratici sono disposti a tutto pur di impedire l’impedire l’istaurarsi di questa costituzione, che metterebbe però fine alla democrazia”. Intanto le cose vanno sempre peggio per il dittatore Maduro e la sua cricca: a compagnia aerea colombiana Avianca ha annunciato l’interruzione dei voli diretti in Venezuela, spiegando su Twitter che le tratte per Caracas, da Bogotà e da Lima, non saranno più disponibili dopo il 16 agosto, per ragioni di sicurezza. I biglietti acquistati per date successive a quella di cessazione dei servizi verranno rimborsati, ha affermato la compagnia, che ha offerto voli per il Venezuela per più di 60 anni. Anche altre linee aeree hanno interrotto i voli per il Paese latino americano: la linea tedesca Lufthansa, l’Alitalia, la linea brasiliana Gol e la messicana Aeromexiko. Il Venezuela sta affrontando una crisi politica ed economica che ha portato a violenti scontri in cui sono rimaste uccise un centinaio di persone. Intanto gli Stati Uniti hanno introdotto sanzioni economiche contro il Venezuela in vista delle elezioni del 30 di questo mese per l’Assemblea costituente a cui Maduro affida il compito di riscrivere la costituzione, istituzione che “potrebbe scegliere di sciogliere le istituzioni statuali” del Paese. Il dipartimento del Tesoro ha quindi indicato i nomi di 13 esponenti delle istituzioni del Paese coinvolti con le elezioni dell’Assemblea, con le recenti violenze contro gli oppositori (si cita il ferimento di oltre 15mila civili, l’arresto di oltre tremila persone e 431 prigionieri politici), o con la corruzione che saranno colpiti da misure restrittive, ovvero dal congelamento dei loro beni negli Stati Uniti e con il bando agli americani a intrattenere rapporti con loro. “Come ha detto il presidente Trump, gli Stati Uniti non ignoreranno gli sforzi in corso da parte del regime di Maduto per indebolire la democrazia, la libertà e il rispetto della legge”, ha dichiarato il segretario del tesoro Steven Mnuchin. “Chiunque sarà eletto all’Assemblea costituente deve sapere che il suo ruolo nell’indebolimento dei processi e delle istituzioni democratiche può esporlo a potenziali sanzioni americane”, aggiunge.