Vacanze nel segno del terrorismo: ecco le mete sicure e quelle a rischio

15 Lug 2017 12:50 - di Giulia Melodia

Non è una novità, certo, ma stupisce ogni anno di più come mete, tappe, e in generale la scelta del tipo di vacanze sia fortemente condizionata dal rischio di agguati terroristici. E quanto accaduto ieri a Hurghada lo conferma, drammaticamente, una volta di più.

Coldiretti e vacanze, calano le richieste per Turchia, Tunisia e Egitto

I tragici episodi di terrorismo internazionale condizionano, allora, anche questa estate, la scelta delle vacanze di quasi quattro italiani su dieci (38%) che hanno scelto di mettersi in viaggio. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixe dalla quale si evidenzia che ad essere più preoccupati sono gli over 35 anni. Di base, però, il risultato, come sottolinea la Coldiretti, è che la grande maggioranza degli italiani privilegia la permanenza in Italia, anche se non manca chi coglie l’occasione delle vacanze per varcare i confini magari scegliendo più attentamente i luoghi di villeggiatura. Dei 38 milioni di italiani (+9%) che hanno scelto di andare in vacanza questa estate, ben il 78% resta in Italia mentre appena il 2% in Africa, la percentuale più bassa tra i Paesi extracomunitari. L’abbandono di mete considerate pericolose riguarda in realtà il turismo internazionale nel suo complesso con la Turchia, la Tunisia, l’Egitto in grande sofferenza. Al contrario si registra, continua la Coldiretti, un aumento degli stranieri che scelgono l’Italia come Paese più sicuro rispetto ai problemi legati al terrorismo anche in relazione ad altre destinazioni europee.

L’Italia, tra mare, monti e campagna è la meta più gettonata

E se è il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 (69%), seguito dalla montagna con il 17%, si assiste alla ricerca di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dal 9% dei vacanzieri. Agosto, luglio, settembre e giugno, rileva la Coldiretti, sono nell’ordine i mesi preferiti per le partenze. La durata media della vacanza è di 11,2 giorni ma per quasi un turista italiano su quattro è compresa tra 1 e 2 settimane, anche se c’è un fortunatissimo 3% che starà fuori addirittura oltre un mese. Circa la metà degli italiani in viaggio ha scelto di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche alberghi, bed and breakfast, villaggi turistici e gli agriturismi che fanno segnare un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta. La tranquillità garantita dalla campagna è un fattore importante ma è sempre la qualità dell’alimentazione l’elemento che spinge maggiormente a scegliere l’agriturismo. La questione della sicurezza, precisa la Coldiretti, è infatti uno dei fattori che influenza la destinazione della vacanza, ma insieme alla storia, alla cultura e all’ambiente il vero valore aggiunto del soggiorno in Italia è diventato il cibo. 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *