Reato di tortura, poliziotti in piazza: “È un manifesto ideologico contro di noi”

6 Lug 2017 11:14 - di Adriana De Conto

Dalle prime ore del mattino il Sindacato Autonomo di Polizia sta manifestando in Piazza del Viminale a Roma con una fitta operazione di volantinaggio all’ingresso della Questura per far capire l’iniquità della legge sulla tortura approvata alla Camera con  198 sì,  35 i contrari e 104  astenuti.   «Questa sul reato di tortura non è assolutamente una legge finalizzata a reprimere questa tipologia di comportamenti, si tratta al contrario, di un vero e proprio manifesto ideologico contro le Forze di Polizia, alimentato e promosso da chi, con il partito dell’Antipolizia ci va a braccetto». Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) sarà in piazza fino al pomeriggio in Piazza del Viminale a Roma ma anche nelle piazze di tutta Italia  per animare l’opinione pubblica su questo pasticcio legislativo che mira a compromettere la sicurezza e l’operatività delle Forze di Polizia, ammanettandole e disarmandole, paradosso tutto italiano.
«Da anni il Sap, si è fatto promotore di questa lotta contro una buona parte della maggioranza che, pur di legiferare contro le Forze dell’Ordine, tende la mano alla criminalità. Infatti, introdurre il reato di tortura nelle sue varianti, come ad esempio la cosiddetta “tortura psicologica”, mette l’operatore di Polizia in serie difficoltà, in quanto lo stesso sarebbe imputabile anche solo per aver intimato l’arresto. In questo modo le Forze dell’Ordine vengono disarmate e i fenomeni criminosi conquistano un’ampia fetta d’azione. Il tutto nel più assordante silenzio e totale indifferenza del Ministero dell’Interno”, si legge nelle note di protesta.
«Questa è una legge che mette sotto tortura la brava gente e aumenta il livore del partito dell’Antipolizia.

l'iniziativa-del-sap

l’iniziativa-del-sap

Ora con questo disegno di legge i poliziotti rischiano fino a 12 anni di galera. Il Sap ha così preso un’iniziativa pubblicando una  paginata “pubblicitaria” su Il Tempo  che viene raffigurata così: una bottiglia di vino alta quanto una pagina, il logo Sap in alto a destra e una spessa scritta rossa: “Tortura per brava gente”. Poi segue il pensiero del sindacato di polizia, senza mezzi termini: “Una legge è come una bottiglia…potrebbe contenere del buon vino…in realtà poi vi è metanolo”. Infatti secondo il Sap “la legge sul reato di tortura è un pessimo groviglio giuridico”.  “Perché così come strutturato non reprime i comportamenti di tortura ma punta solo a delegittimare le Forze dell’ordine”.

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