Siria: Obama dava armi ai terroristi, Trump cancella il programma
I siriani che si oppongono al legittimo governo di Bashar al-Assad, una mossa che è stata a lungo sostenuta dalla Russia. Lo sostengono funzionari Usa, citati dal Washington Post. Il programma è stato centrale nella politica avviata dall’amministrazione di Obama nel 2013 per fare pressione su Assad ma persino chi la appoggiava aveva messo in dubbio la sua efficacia, dopo il dispiegamento delle forze russe n Siria. Secondo i funzionari statunitensi, l’eliminazione graduale del programma segreto riflette l’interesse di Trump a trovare il modo di lavorare con la Russia, che ha visto il programma anti-Assad come un attacco ai suoi interessi.
Ma in Siria l’Isis continua a uccidere
Intanto si apprende che almeno 30 civili sarebbero morti in due distinti raid aerei condotti dalla coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa e dall’aviazione del regime siriano su aree della Siria in mano allo Stato islamico. Lo hanno riferito gli attivisti filo islamici dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all’opposizione con sede in Gran Bretagna. Quindici persone, tra cui tre bambini e quattro donne, sarebbero rimasti uccisi in un raid della coalizione sul villaggio di Zur Shammar, vicino Raqqa, roccaforte dell’Isis teatro di un’offensiva di terra di una coalizione curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti. Sempre stando all’Osservatorio, più a sud, le forze del regime siriano hanno bombardato una zona della provincia di Deir Ezzor controllata dai jihadisti uccidendo altri 15 civili, soprattutto bambini. Si è anche appreso che almeno 28 soldati siriani e miliziani alleati sono rimasti uccisi in un’imboscata dei terroristi islamici nei pressi di Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani secondo cui il contrattacco è opera dei combattenti di Jaish al-Islam che hanno assaltato le forze di Damasco nella Ghouta orientale. Le forze governative del legittimo presidente Bashar al-Assad hanno intensificato di recente l’offensiva contro i terroristi che resistono nelle aree intorno alla capitale Damasco.